La Polonia è uno dei Paesi preferiti per la delocalizzazione delle imprese di autotrasporto dell'Europa occidentale e di fonte di manodopera usata sotto forma di distacco o somministrazione transnazionale. Ma i primi sintomi di reazione da parte degli autisti stanno emergendo e sono organizzati proprio dal sindacato che con gli scioperi dei cantieri navali di Danzica ha aperto la strada al collasso del regime socialista. In questo caso, l'innesco delle azioni di protesta è l'introduzione del salario minimo in Germania che, come noto, interessa anche gli autisti stranieri che caricano, scaricano o attuano cabotaggio terrestre.
"Le imprese di autotrasporto polacche contrastano le regole tedesche, che servono a eliminare lo schiavismo degli autisti", spiega senza mezzi termini Tadeusz Kucharski, presidente di della sezione KSTD (Trasporti) di Solidarnosc. "La flotta di camion polacca è una delle più grandi d'Europa, ma opera con salari bassi e concorrenza sleale". Kucharski prosegue affermando che negli ultimi dieci anni il parco veicolare polacco è quadruplicato e quello delle imprese è triplicato, ma che il salario degli autisti rimane fra tre a quattro euro l'ora (contro 8,5 euro l'ora imposto dalla legge tedesca).
"Le imprese non vogliono discutere con i lavoratori sulle condizioni di lavoro", prosegue Kucharski, "perché ritengono che tutto vada bene e che non ci sia nulla da cambiare". Invece, secondo Solidarnosc, sono necessari cambiamenti sull'organizzazione del trasporto, sulle tariffe e, ovviamente, sulle condizioni degli autisti. "Il sindacato chiede un adeguato compenso del duro lavoro degli autisti e rispetto".
Sul piano dell'azione, NSZZ Solidarnosc ha partecipato il 20 marzo a Francoforte a una riunione con il sindacato tedesco Ver.di, che rappresenta anche gli autisti. Il 25 e 26 marzo sarà a Bruxelles in un incontro con rappresentanti dei sindacati affiliati a ITF e ETF. Si parlerà di stipendi in Francia, Italia, Belgio e Danimarca e su come migliorare la situazione. Inoltre, il 25 marzo parteciperà a una manifestazione indetta a Bruxelles. E per aprile, NSZZ Solidarnosc ha già previsto l'avio di una mobilitazione nazionale.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!