Un episodio che avrebbe potuto avere esiti drammatici si è trasformato in un esempio di prontezza e responsabilità al volante. È successo la mattina del 27 marzo 2025, poco prima delle 12.30, lungo la statale 47 della Valsugana, in prossimità dello svincolo di Marter (Trento). Protagoniste sono due donne: una alla guida di una Fiat 500 che ha imboccato contromano l’arteria a doppia corsia, e una camionista che ha saputo evitare il peggio.
La conducente del veicolo industriale, Sara De Bastiani, 36 anni, originaria del Bellunese e autista per l’azienda altoatesina Waldprofi, ha reagito con prontezza bloccando il proprio autoarticolato di traverso sulla carreggiata. L’azione ha interrotto il traffico in modo tale da impedire il transito ad altri veicoli e creare un "cuscinetto di sicurezza", offrendo all’anziana alla guida dell’utilitaria la possibilità di rendersi conto dell’errore e arrestare il veicolo senza conseguenze.
Interpellata dall’Ansa, De Bastiani ha minimizzato il gesto, raccontando che tutto si è svolto nell’arco di pochi minuti: "Le auto che erano dietro di me probabilmente non si sono nemmeno accorte di cosa stava succedendo", ha dichiarato. Eppure il suo intervento è stato decisivo: un frontale tra un mezzo pesante e un’utilitaria, a velocità sostenuta, avrebbe potuto avere conseguenze gravissime. Il ringraziamento più importante è arrivato dalla figlia dell’automobilista, che è riuscita a mettersi in contatto con la camionista per esprimerle la propria gratitudine.
L’episodio di Marter pone l’attenzione anche sul tema della sicurezza stradale, soprattutto su arterie a doppia corsia come la statale della Valsugana, spesso percorse da veicoli industriali e automobilisti, questi ultimi non sempre abituati alla lettura della segnaletica o in stato confusionale. Il ruolo degli autotrasportatori, spesso sottovalutato, si rivela ancora una volta cruciale non solo in termini logistici ma anche nella gestione concreta della sicurezza su strada.
Il gesto di Sara De Bastiani è emblematico di una professionalità silenziosa, che si traduce ogni giorno in attenzione, pazienza e capacità di gestire situazioni critiche. In un settore, quello del trasporto, troppo spesso raccontato solo in termini di ritardi, traffico o emissioni, episodi come questo ricordano che dietro a ogni cabina c’è una persona in carne e ossa, capace di trasformare un potenziale dramma in una storia a lieto fine.