Il 5 maggio 2020 il sindacato di base Usb ha scritto un lettera al presidente della Regione Liguria, all’assessore Lavoro e Trasporti del Comune di Genova, al direttore dell’Asl A3, al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale e al comandante della Capitaneria di porto per denunciare la “emergenza sanitaria e l’inaccettabile situazione degli autotrasportatori al terminal Psa Pra’ di Genova”, chiedendo un intervento urgente.
Già all’inizio dell’emergenza Covid-19 i sindacati avevano segnalato assembramenti di autisti all’ingresso dell’Ufficio merci del terminal causati dall’attesa per ottenere i documenti per il carico e sembrava che la situazione fosse stata risolta con la consegna di un numero e la chiamata tramite Sms.
Invece la lettera del 5 maggio segnala che “gli autisti continuano ad essere ricevuti all'interno della sala di attesa in massimo di venti persone mentre gli altri sono costretti a sostare all’esterno in maniera assolutamente pericolosa gli uni ammassati agli altri”, precisando che “l’assembramento di lavoratori in atto al suddetto terminal è in palese e totale dispregio delle norme emanate dal Governo e degli accordi con le parti sociali, per fronteggiare l’emergenza sanitaria”.
Quindi, l’Usb chiede “immediati provvedimenti di sorveglianza attiva, provvedendo al distanziamento e all'adozione di opportuni Dpi, denunciando che, a nostro avviso mancano le opportune iniziative dei datori di lavoro, sia da parte dei trasportatori sia da parte del terminal che non adotta seri provvedimenti in ordine l'interferenza tra lavoratori di società diverse”.