All'inizio di ottobre 2019, il Gup di Salerno ha rinviato a processo ventisette persone accusate di appropriazione indebita, minacce, sostituzione di persona, falso e truffa. Secondo il sostituto procuratore che ha condotto l'indagine, queste persone hanno costituito un'articolata organizzazione per appropriarsi carichi simulando di essere un'azienda di autotrasporto, colpendo numerosi committenti italiani e stranieri. L'indagine è partita nel 2011 ed è stato svolta dai Carabinieri e nel corso del tempo sono già state emesse alcune condanne e proscioglimenti. Secondo l'accusa, la banda aveva basi in Campania, tra Napoli e Salerno, da cui prendeva contatto con aziende che cercavano autotrasportatori, proponendosi a tariffe molto basse. Dopo avere ottenuto la commessa, la banda usava il nome di aziende regolari di autotrasporto, ignare della truffa. Però in ribalta arrivata il camion della banda, con la stessa targa di quello dell'azienda di autotrasporto regolare, caricava la merce, che poi spariva nella rete di vendita illegale. I veicoli erano poi reimpiegati per un'azione successiva.
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