La Procura di Ascoli Piceno ha concluso un’inchiesta su una frode sul carburante con sessantadue persone denunciate e il sequestro di 20.123.768,61 di euro, eseguito a metà febbraio 2021 dalla Guardia di Finanza di Teramo. Il sequestro è avvenuto nei confronti dei due amministratori di una società che commercia carburante per autotrazione e gestisce nove distributori nelle provincie di Teramo, Ascoli Piceno e Fermo.
La frode è avvenuta tramite l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, che in questo caso erano prodotte da società create appositamente, anche all’estero. Queste società acquisivano il gasolio solamente sulla carta senza versare l’Iva, mentre il prodotto era venduto in nero dalla società a capo della frode, che beneficiava della detrazione dell’Iva.
Le società cartiere coinvolte nella frode sono ben 54 e sono già state coinvolte in indagini simili oppure per essere considerate evasori totali perché non hanno mai presentato dichiarazioni fiscali per diversi anni d’imposta. Queste società raccoglievano un enorme debito d’imposta senza avere alcuna struttura aziendale, prima di essere fatte fallire. Al termine dell’indagine, gli inquirenti hanno denunciato sessanta persone per l’emissione delle fatture false e i due amministratori della società beneficiata per emissione di dichiarazione Iva fraudolenta.