Il 27 settembre 2021 i ministri dei Trasporti di Germania, Andreas Scheuer e dei Paesi Bassi, Barbara Visser, hanno firmato l’accordo che permette ai complessi veicolari lunghi fino a 25,25 metri di viaggiare tra i due Paesi. Questo è il secondo accordo di questo tipo firmato dagli olandesi, dopo quello con la regione belga delle Fiandre e Amsterdam sta trattando per un’intesa anche con la Danimarca e la Repubblica Ceca. L’accordo vale tre anni, con possibilità di rinnovo. I veicoli industriali da 25,25 metri dovranno rispettare gli attuali limiti massimi di peso dei due Paesi, che in Germania sono di 40 tonnellate (44 per autotrasporti intermodali) e nei Paesi Bassi possono raggiungere le 60 tonnellate. Inoltre, gli autisti olandesi che guideranno un megatruck in Germania dovranno avere, come i i loro colleghi tedeschi, una specifica abilitazione che si ottiene dopo un corso di guida. L’obiettivo di questi complessi veicolari è aumentare il carico utile, in termini di volume, riducendo quindi il numero dei viaggi e quindi degli automezzi pesanti in circolazione, con conseguente diminuzione dei consumi e delle emissioni inquinanti.
Ricordiamo che in Italia il Decreto Infrastrutture ha aumentato la lunghezza degli autoarticolati a 18 metri, dopo una lunga fase di sperimentazione. L’associazione degli autotrasportatori Anita ora chiede anche nel nostro Paese si autorizzino i complessi da 25,25 metri, per allineare l’Italia agli altri otto Paesi europei che li permettono: “Ciò consentirebbe di ottimizzare ulteriormente la filiera, con un risparmio di autisti che, come noto, sono sempre più introvabili in Italia e all’estero”, ha dichiarato il presidente Thomas Baumgartner. “Ovviamente questi mezzi dovrebbero poter circolare solamente su una rete stradale e autostradale individuata e adatta che collega centri produttivi e logistici, interporti, terminali ferroviari e porti, senza entrare mai nei territori urbani”.