La mattina del 13 ottobre 2023 si è svolta al ministero dei Trasporti una riunione tra le associazioni dell’autotrasporto e il vice-ministro Edoardo Rixi, dove quest’ultimo ha aggiornato sulla erogazione dei contributi e sul programma per affrontare anche in futuro l’aumento dei costi. Tra i pagamenti già erogati ci sono quelli di 1.600 domande sul credito d’imposta del 28% per il gasolio, dopo la sospensione dovuta a un ricorso del contro proprio. A breve termine dovrebbero essere pagati questi contributi anche per le imprese che hanno una soglia superiore ai 500mila euro e tutti i pagamenti del contributo per l’Adblue.
Dalla somma stanziata per il contributo gasolio per conto proprio e trasporto passeggeri sono avanzati circa 70 milioni e Rixi si è impegnato affinché non tornino alla contabilità generale ma restino invece a disposizione dell’autotrasporto. Saranno disponibili anche i 37 milioni di euro promessi per sostenere gli investimenti fatti nel biennio 2021-2022. Inoltre, il vice-ministro ha annunciato che chiederà al ministero dell’Economia ulteriori risorse per affrontare l’attuale aumento del prezzo dei carburanti.
Un altro impegno di Rixi riguarda il rifinanziamento del contributo per conseguire le patenti superiori, uno strumento già usato per affrontare la carenza di autisti. Restando nel contesto dei costi dell’autotrasporto, il vice-ministro ha annunciato che entro pochi giorni il ministero aggiornerà il valori di riferimento per i costi di esercizio.
Un importante aggiornamento c’è anche per il contributo al trasporto combinato strada-mare (marebonus): Rixi ha assicurato che il ministero è riuscito a recuperare le somme arretrate e che presto la Gazzetta Ufficiale pubblicherà il regolamento per l’erogazione valido per il triennio 2023-2026, che dovrebbe prevedere che i contributi saranno versati direttamente alle imprese di autotrasporto. Per quanto riguarda le regole, sarà riattivato il relativo Tavolo. Rixi è intervenuto anche sulla vicenda degli angoli ciechi dei veicoli industriali (relativa all’imposizione dei sensori fatta dal Comune di Milano), auspicando che questo tema possa rientrare tra le modifiche al Codice della Strada.