"Alis non è rappresentata al tavolo dell'Albo dell'Autotrasporto? Il problema non è di Alis ma del ministero dei Trasporti. A noi non interessa, è un problema del Governo se non dialoga con le 1300 imprese iscritte alla nostra associazione e se vecchie associazioni sclerotizzate vogliono mantenere dinamiche ormai antiche". A parlare è Emanuele Grimaldi, amministratore delegato del Gruppo Grimaldi, interpellato a margine dell'evento organizzato a Sorrento da Alis, l'associazione italiana per la logistica sostenibile di cui proprio lui è stato il più convinto promotore. Il suo parere sull'interesse o meno della nuova associazione Alis a far parte dell'Albo dell'Autotrasporto è tagliente: "La nostra voce si fa sentire comunque sia in Italia che in Europa e lo dimostra il fatto che i rappresentanti del ministero dei Trasporti sono presenti a questo evento".
Prima di lui era stato il figlio Guido Grimaldi, presidente proprio di Alis, a dire che i loro associati "volevano qualcosa di diverso dalle associazioni tradizionali", salvo poi esprimersi con un più cauto "siamo aperti al confronto" alla domanda se sono interessati o meno a far parte dell'Albo. Sul tema poi ha aggiunto: "Oggi Alis non è un interlocutore del ministero dei Trasporti ma il problema è al contrario. Se il Governo non parla con gli associati ad Alis con chi parla? È l'Albo che dovrebbe chiedere la partecipazione della nostra associazione in quanto abbiamo 1.300 aziende di autotrasporto iscritte".
Nicola Capuzzo
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