Il casello autostradale di Genova Prà, quello da cui transita il maggior numero di container in arrivo e in partenza dalle banchine del porto, la prossima settimana sarà chiuso per lavori e ispezioni. Lo ha reso noto Giuseppe Tagnocchetti, coordinatore di Trasportounito in Liguria, dapprima durante la manifestazione indetta dal comitato “Salviamo Genova e la Liguria” nel centro del capoluogo ligure (in piazza Fontane Marose) e poi durante l'incontro con la ministra dei trasporti Paola De Micheli, in Prefettura.
“L'autotrasporto non ce la fa più, i problemi sono enormi. Della chiusura del casello di Voltri (Prà, ndr) dalla prossima settimana non ne sapeva niente nessuno, metterà in ginocchio l'economia marittima del più importante terminal italiano. Non possiamo essere gli ultimi a sapere, abbiamo danni enormi”, ha detto Tagnocchetti alla ministra. A cui poi ha rivolto un appello: “Abbiamo bisogno di un Fondo Liguria perché altrimenti non ce la faremo a superare la crisi di questi mesi. Abbiamo bisogno di attenzione vera”.
Secondo Trasportounito è pari a 300 milioni di euro il prezzo che l'autotrasporto ha già pagato “per i blocchi e i rallentamenti autostradali in Liguria in un’emergenza che ha bruciato i tentativi di ripresa della capacità produttiva delle nostre imprese dopo il lockdown. Fa piacere che il ministro De Micheli ci abbia chiamati eroi, peccato che più che da eroi siamo stati trattati da reduci abbandonati a se stessi. Noi non abbiamo bisogno di medaglie ma di strumenti e risposte per lavorare. L’autotrasporto deve ripartire, adesso o mai più, e per i provvedimenti da adottare la parola rinvio non può esistere”.
Nicola Capuzzo