L’associazione dell’autotrasporto Trasportounito afferma che gli autotrasportatori che hanno come origine e destinazione Genova potranno pagare costi supplementari fino a 28 milioni di euro, a causa della deviazione causata dalla chiusura dell’autostrada A7 tra gli svincoli di Bolzaneto e di Genova Ovest annunciata da Autostrade per l’Italia per quaranta giorni, a partire da lunedì 15 febbraio 2021.
In una nota, l’associazione afferma che ciò causerà “quaranta chilometri di autostrada in più per raggiungere Milano partendo dal porto di Genova; inevitabili code chilometriche in città e lungo il tragitto autostradale, disagi che ricadranno puntualmente sugli autotrasportatori e che, dopo quaranta giorni di blocco, si troveranno a pagare un conto danni che varierà fra i 25 e i 28 milioni di euro, conto che, una volta di più, non potranno spartire con una merce e con categorie che hanno invece sopportato e assorbito un incremento di 50 volte dei noli marittimi, ma oppongono un muro invalicabile alla condivisione anche di soli 50 euro negli extracosti del trasporto su gomma”.
La chiusura del tratto dell’A7 imporrà ai veicoli industriali che devono raggiungere il porto di Genova la deviazione sulle autostrade A10 e A26, più il traffico cittadino per gli svincoli sono più distanti dalle banchine. Il coordinatore ligure di Trasportounito, Giuseppe Tagnocchetti, aggiunge che questo è un altro tassello di un mosaico dalle tinte fosche per l’autotrasporto. Tra questi ci sono la mancanza di alcuni ristori promessi dalla ministra dei Trasporti, la pianificazione “estemporanea” dei lavori attuata dal Primo Tronco di Autostrade, che ha una “media di sei ordinanze al giorno”. Ciò avviene con “interventi non risolutivi, orientati al massimo contenimento delle spese, attraverso cantieri non dinamici a tratti deserti e quindi spingendo la socializzazione dei costi, ovvero la ricaduta degli stessi a carico dell’autotrasporto”.