Amazon vuole ingaggiare imprese di autotrasporto statunitensi considerate di piccola dimensione, ossia con un massimo di cento autisti. L'invito è stato pubblicato sul sito web della società il 28 giugno 2018, dove Amazon annuncia di voler assumere un ruolo attivo nell'aiutare gli imprenditori ad avviare, impostare e gestire una società che svolga consegne per suo conto. Un'attività che, secondo l'invito, potrebbe produrre un fatturato fino a 300mila dollari l'anno con un parco di quaranta veicoli.
L'appello si rivolge anche a persone che hanno poca e nessuna esperienza nella logistica, grazie a un programma di formazione, un supporto operativo e a una specifica tecnologia. Inoltre, Amazon assicura ai nuovi imprenditori che i costi d'avvio saranno tenuti sotto ai diecimila dollari con sconti per l'acquisto di beni e servizi. La società fornirà in leasing anche i veicoli, che saranno uniformi per caratteristiche, marca, livrea e copertura assicurativa. I veterani di guerra beneficiano anche di un finanziamento di 10mila euro, grazie a un'apposito stanziamento di un milione di dollari deciso da Amazon a tale scopo
"La domanda di trasporto sta crescendo a ritmo sostenuto e dobbiamo aumentare la nostra capacità di trasporto", spiega Dave Clark, vicepresidente senior per le operazioni mondiali di Amazon. "Abbiamo quindi deciso di condividere questa opportunità con piccole e medie imprese di trasporto". Nel suo comunicato, la società riporta l'esperienza di Olaoluwa Abimbola, che ha partecipato alla prima fase sperimentale di questo progetto: "Guidavo per Amazon Flex, quando ho saputo della possibilità di creare una mia società. Sostenuto dalle risorse e dall'esperienza logistica di Amazon e dal suo incoraggiamento a imparare mentre si guadagna, in cinque mesi ho assunto quaranta dipendenti".
Questo programma era nell'aria da tempo e ora che diventa concreto preoccupa i grandi fornitori di trasporto di Amazon, ossia Ups, FedEx, le Poste statunitensi e Dhl. Amazon afferma che la sua rete diretta di consegne si aggiungerà a quella di questi fornitori per affrontare l'aumento delle spedizioni dell'e-commerce, ma finora non è chiaro fino a che punto intende estenderla. Inoltre, l'uso di piccole imprese indipendenti ma che lavorano in esclusiva per la società di e-commerce rende il sistema molto flessibile e contiene i costi, trasformandolo in una potente arma puntata contro le multinazionali del trasporto. In questo modo, infatti, Amazon può modulare il rapporto tra consegne dirette e quelle in conto terzi con investimenti relativamente ridotti.
Da segnali arrivati a TrasportoEuropa, Amazon intende avviare una campagna acquisti anche in Europa, probabilmente partendo dalla Germania. Le regole europee sull'autotrasporto in conto terzi sono più restrittive di quelle statunitensi, quindi sarà difficile cerare in breve tempi centinaia di nuove imprese. Ma potrà spingere quelle già attive a entrare nella sua rete, magari lasciando i corrieri per cui lavorano in subappalto.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!