Dopo avere inutilmente chiesto alla Commissaria europea ai Trasporti, Aldina Vălean, di prendere provvedimenti contro le limitazioni al transito dei veicoli industriali imposte dall’Austria, il ministro dei Trasporti della Baviera, Kerstin Schreyer il 2 novembre 2021 si è rivolto direttamente alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Dopo avere spiegato che con questi divieti “non si arriva da nessuna parte, perché non riducono il traffico, lo ostacolano soltanto, causano enormi problemi di traffico, congestione e ostruzioni che mettono in pericolo il traffico stradale e i conducenti di mezzi pesanti devono pagarne il prezzo”, il ministro bavarese aggiunge anche che non sono neppure utili per il clima, perché gli ingorghi aumentano le emissioni dei veicoli”.
Schreyer precisa che eventuali divieti sono accettabili solo in caso di “emergenza eccezionale e grave per evitare gli intasamenti del traffico”, mentre l’attuale pratica austriaca non rientra in tale contesto e sposta il problema oltreconfine. “La settimana scorsa, per esempio, un blocco deciso con brevissimo preavviso ha portato a un ingorgo di 50 chilometri sulla A93 e sulla A8. Secondo la stampa, la provincia di Salisburgo sta ora considerando l'introduzione di dosaggi di traffico per le auto al valico di frontiera di Walserberg sulla A8”
Schreyer chiede quindi una “posizione chiara” da parte della Commissione Europea per stabilire se “le restrizioni che limitano la libera circolazione delle persone e delle merci sono compatibili con il diritto comunitario. Chiedo al presidente von der Leyen di insistere sul rispetto dei trattati europei nei confronti della Repubblica d'Austria, se necessario davanti alla Corte di giustizia europea”. E agli austriaci dice che questo atteggiamento “non è nemmeno buon vicinato!".