Anita si vanta di essere la prima associazione italiana degli autotrasportatori e il 25 ottobre 2024 ha celebrato gli ottant’anni di attività con un evento a Roma che ha raccolto cinquecento persone. Nel suo intervento, il presidente Riccardo Morelli ha affermato che oggi “le imprese devono cogliere per ripensare i propri modelli di business così da renderli strumentali a proiettarsi nel futuro in maniera etica e responsabile, aumentando la qualità dei servizi offerti”. Ha anche parlato della Legge di Bilancio 2025 dalla quale l’associazione si aspetta “una maggiore attenzione alle peculiarità e alle reali esigenze del comparto, a partire dalla decarbonizzazione del trasporto pesante e dunque una dotazione finanziaria decisamente più cospicua nei prossimi tre anni”.
In particolare, ha proseguito il presidente di Anita, “non può esserci transizione senza un rinnovo del parco circolante dei veicoli industriali e l’utilizzo di carburanti rinnovabili”. Morelli ha anche parlato dell’importanza del trasporto intermodale nel contesto della sostenibilità, chiedendo un maggiore sostegno al ferrobonus e al marebonus, incoraggiando anche l’intermodale transalpino. Un altro elemento evidenziato dal presidente è la collaborazione tra autotrasporto e industria, per la quale Anita ha avviato un lavoro all'interno di Confindustria (cui aderisce).
Per quanto riguarda il tema più generale della logistica, il delegato di Confindustria ai Trasporti e alla Logistica, Leopoldo Destro ha affermato che la confederazione “punta a dare alla logistica un ruolo centrale per la competitività delle sue aziende, perché è fondamentale affrontare le enormi sfide attuali e future con una visione strategica unitaria e con una nuova logica collaborativa, facilitando l'incontro tra domanda e offerta di servizi logistici e di trasporto”.
Tra le sfide da affrontare c’è la questione del franco fabbrica, ossia la tendenza (maggioritaria in Italia) delle imprese produttive di vendere ai cancelli dei loro stabilimenti lasciando agli acquirenti la scelta del trasportatore, che in molti casi è straniero. Egli ha confermato che il franco fabbrica “contribuisce a limitare fortemente la crescita della logistica nazionale e a renderne frammentata l’offerta, con costi meno competitivi rispetto ai più importanti operatori internazionali. Su questo, può essere opportuno promuovere iniziative di collaborazione tra industria e logistica”.
Al termine dell’evento è stato consegnato il riconoscimento di Autista dell’anno, ideato da Anita per gli autisti delle proprie imprese associate, che ha lo scopo di valorizzare la figura dei conducenti di mezzi pesanti agli occhi dell’opinione pubblica. Quest’anno il riconoscimento è stato consegnato dal presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, Enrico Finocchi, a Halyna Ladaniak, dell’azienda Logistica Mediterranea. È la prima autista donna a ottenerlo, segno che, come auspicato dall'associazione, esiste la possibilità di un superamento delle differenze di genere anche per il settore del trasporto.
Anita (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici) venne fondata il 6 novembre 1944, dall'iniziativa di un gruppo di autotrasportatori. Negli anni seguenti è cresciuta e si è associata a Confindustria. Oggi associa 1.700 imprese, che occupano 90mila persone e gestiscono un parco di 75mila veicoli industriali. È articolata in 53 associazioni territoriali e ha nove sezioni specializzate, tra cui quelle per i trasporti eccezionali, quelli intermodali e internazionali. Rappresenta ance in Italia Transfrigoroute International.