L’aumento dei costi subiti dalle imprese di autotrasporto stanno raggiungendo livelli “insostenibili”, che preoccupano le imprese. Lo afferma l’associazione Anita, che sottolinea gli aumenti dei carburanti, dell’AdBlue, ma anche le “inaccettabili discriminazioni” sul Green Pass e la carenza di autisti. Fenomeni che “rischiano di mettere in ginocchio il settore e con esso il sistema produttivo e distributivo del Paese, oltre che azzerare i vantaggi connessi alla ripresa ed espansione del Pil e il processo legato alle transizioni energetiche e ambientali”.
In concreto, spiega l’associazione il gasolio è aumentato di circa il 25% e l’AdBlue è raddoppiato nelle ultime due settimane, toccando i 500 euro per tonnellata . A ciò si aggiunge l’impennata del prezzo del gas naturale liquefatto, più che raddoppiato in poche settimane. E proprio per i camion a Gnl l’associazione chiede l’esenzione dei pedaggi autostradali, provvedimento già attuato in Germania.
Anita interviene anche sulla carenza di materie prime, che sta causando ritardi nella produzione e nelle consegne dei veicoli industriali. L’associazione ha firmato una nota congiunta con Unatras, Anfia, Federauto e Unrae per chiedere ai ministeri Mise, Mims e Mef la proroga di sei mesi della scadenza di consegna dei beni strumentali che godono del credito d’imposta, fissato attualmente al 31 dicembre 2021, e un rifinanziamento dello stesso credito d’imposta al 12%.