La ripresa del trasporto dopo la fase acuta del confinamento causato dalla pandemia di Covid-19 riporta in primo piano la questione della carenza di autisti, che l’associazione dell’autotrasporto Anita definisce una “emergenza nazionale” che amplifica altri problemi dell’autotrasporto, come l’aumento dei tempi di attesa al carico e scarico, i problemi lungo le autostrade e i tempi di consegna sempre più stretti. In queste condizioni, spiega il presidente Thomas Baumgartner, “le imprese di autotrasporto e logistica rischiano di non riuscire a garantire l’approvvigionamento dei beni, compresi quelli di prima necessità”.
Per affrontare questo nodo, l’associazione propone alcuni provvedimenti a breve e medio termine. Tra i primi spicca la richiesta d’inserire una quota dedicata agli autisti nel Decreto Flussi, per favorire il reclutamento d’immigrati. Anita precisa che questa non è “la” soluzione al problema ma fornirebbe un contributo positivo. Per intervenire sul piano interno, l'associazione propone “il rafforzamento delle politiche attive del lavoro e l’avvio di una efficace azione per qualificare persone, anche disoccupate o coinvolte in situazioni di crisi aziendali che potrebbero essere collocate nel settore”.
Un capitolo è dedicato anche alla scuola, con lo scopo di “allargare il bacino di potenziali interessati a intraprendere la professione di conducente professionale che non è più quella di venti anni fa”. Interventi nella formazione scolastica affronterebbero anche il problema dei costi elevati per conseguire le patenti superiori e la Cqc, “che sono oggi certamente un ulteriore elemento deterrente per i giovani”.
Un esempio di come potrebbe degradare la situazione dell’autotrasporto viene dalla Gran Bretagna, che già ora sta subendo le conseguenze di una carenza di autisti aggravata dalla Brexit. Nell’isola le catene della Gdo, che stanno subendo gravi problemi di approvvigionamento dei supermercati, hanno scatenato una vera “caccia all’autista”, a colpi d’incentivi per i nuovi assunti e aumenti salariali. Si è giunti alle 5000 sterline di aumento annuo offerte dalle catene John Lewis e Waitrose.