Alla vigilia dell’emanazione del Decreto Flussi 2022, ossia la norma che stabilirà quanti immigrati potranno ottenere un permesso di lavoro in Italia, Anita chiede al Governo – e in particolare ai ministri dei Trasporti, Matteo Salvini, e del Lavoro, Elvira calderone – di attuare norme che ne permettano l’effettiva applicazione all’autotrasporto. Infatti, anche se nei Decreti Flussi precedenti ci sia una quota destinata agli autisti di veicoli industriali, nessun immigrato è potuto entrare in Italia per guidare un camion perché manca della Carta di Qualificazione del Conducente.
Il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, spiega il paradosso secondo cui “da un lato non è possibile acquisire la qualificazione europea in uno Stato non appartenente alla UE e dall’altro lato non è consentito assumere un conducente se non già in possesso della Cqc europea”. Questo è “un corto circuito normativo che deve essere affrontato e risolto nei tempi più rapidi possibili, riconoscendo all’autista estero un congruo periodo entro il quale, una volta entrato nel nostro Paese, possa lavorare e nel frattempo acquisire la Cqc”.