Secondo Assotir, l'Accordo di Programma sulla qualità dell'aria, che limita la circolazione dei veicoli commerciali di categoria pari o superiore all'Euro 3, rischia di provocare il caos nel trasporto delle merci. Infatti, queste limitazioni interessano anche gli autoveicoli di categoria N2, N2 e N3 alimentati a gasolio e.l'Accordo prevede che questi veicoli con motore fino all'Euro 3 non potrebbero circolare nei Comuni con popolazione superiore a 30mila abitanti dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30.
Assotir spiega che il condizionale è d'obbligo, perché i Comuni delle regioni interessate (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto) stanno attuando in modo diverso le ordinanze sui limiti alla circolazione: c'è chi lo ha già fatto, c'è chi lo sta facendo e c'è chi non lo ha fatto, ma dovrebbe farlo. Questo è, afferma l'associazione, "un quadro assai eterogeneo in cui regna l'incertezza più totale, in virtù del fatto che i Comuni hanno attuato i provvedimenti restrittivi della circolazione a macchia di leopardo, generando soprattutto confusione e possibili danni economici per le imprese di autotrasporto che nei territori della Pianura Padana operano tutti i giorni".
Per affrontare questa situazione caotica, Assotir chiede un incontro congiunto con i presidenti della quattro Regioni, informandone anche il vice-ministro dei Trasporti, Edoardo Rixi. Nella richiesta, il segretario Claudio Donati afferma: "È chiaro che, per la situazione a cui siamo giunti, l'ambiente debba veder riconosciuta una priorità, anche rispetto all'economia ma, certamente, sarebbe necessario un maggior equilibrio nella tutela degli interessi in campo, per rendere i vari obiettivi compatibili", concludendo che "che il protrarsi della situazione oggi in essere potrebbe dare vita anche a forme di protesta che, per quel che ci riguarda, pur non potendole escludere, non abbiamo alcun motivo per alimentare".
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