Un mese d’incontri tra l’associazione degli autotrasportatori Assotir e il corriere Brt non ha portato a una soluzione condivisa, quindi il 14 giugno 2024 il segretario generale dell’associazione, Claudio Donati, ha annunciato la rottura del Tavolo e il 25 giugno comunicherà le future iniziative della mobilitazione. Secondo Assotir, mancano “le condizioni minime per proseguire il confronto con il corriere controparte, stante la chiara volontà del Gruppo imprenditoriale di espellere i fornitori ‘storici’, compresi quelli tuttora contrattualizzati e operativi con il medesimo corriere. Si tratta di diverse centinaia di piccole (e, a volte, anche micro) imprese, per le quali non è emersa alcuna prospettiva seria di restare nel circuito Brt”.
Donati precisa che il corriere ha posto un veto alla possibilità dei fornitori di trasporto ancora attivi di organizzarsi in consorzi o analoghe forme associative e ciò “rappresenta un punto dirimente sulla mancanza di una vera volontà negoziale”. L’associazione si assume la responsabilità “di sottoscrivere intese solo se si rivelano utili per i nostri associati”.
Ora che si è chiusa la fase delle trattative “Assotir può recuperare la piena autonomia di azione”. Ricordiamo che prima dell’avvio del Tavolo, l’associazione aveva indetto un fermo dal 29 aprile a 3 maggio, sospeso poi proprio in vista delle riunioni con Brt. Il 25 giugno l’associazione comunicherà le prossime iniziative.
La vicenda è iniziata con l’inchiesta della Procura di Milano nei confronti della società, indagata per la gestione ritenuta irregolare di manodopera e quindi commissariata. La nuova dirigenza di Brt prese alcuni importanti provvedimenti, tra cui la rottura dei contratti con alcuni fornitori di trasporto. Alcuni di loro lavoravano in esclusiva col corriere o comunque avevano fatto importanti investimenti in veicoli e infrastrutture. Assotir ha raccolto molti di loro con l’obiettivo di tornare a farli lavorare con Brt e nello stesso tempo ha avviato un’azione risarcitoria.