Il 15 aprile 2024, l’associazione dell’autotrasporto Assotir ha annunciato lo stato di agitazione degli autotrasportatori che servono il corriere Brt e ha proclamato il fermo dei servizi da lunedì 29 aprile a venerdì 3 maggio. La decisione è stata approvata in una riunione che si è svolta il 12 aprile. In una nota, Assotir spiega che “gli operatori in quella sede hanno proclamato lo stato di agitazione del settore dopo aver preso atto del comportamento seguito dal gruppo Brt finalizzato a estromettere dal lavoro i vettori storici, ovvero oltre un centinaio di aziende che contano un numero di più di mille addetti”.
Annunciando la protesta, il segretario di Assotir, Claudio Donati, ha dichiarato che “a fronte della chiusura assoluta a qualsiasi confronto la mobilitazione è la risposta all’iniziativa intrapresa dal gruppo Brt, che punta, senza mezzi termini, a estromettere i suoi sub-vettori storici, con metodi inaccettabili, per la mancanza di rispetto verso i trasportatori”.
La prima a muoversi è stata il 9 aprile la sede veneta di Assotir, che ha inviato una lettera al Prefetto di Verona per chiedere un incontro urgente. Nella lettera si legge che “Brt in queste settimane, attraverso un’operazione afferente a di verse località del territorio nazionale, ha deciso di interrompere i rapporti commerciali in essere, senza alcuna interlocuzione, con le decine di vettori che storicamente hanno operato per il medesimo operatore, il quale , giova ricordare, è appena uscito da note vicissitudini giudiziarie, con il risultato di costringere i medesimi vettori alla chiusura e, conseguentemente, generare un problema economico ed occupazionale serissimo, anche nella realtà veronese”.