La notizia dell'attentato è riportata da una nota della stessa Fita. Alcune persone sono entrare nel piazzale del Consorzio Lotras di Agrigento e hanno praticato dei fori nella furgonatura isotermica di un semirimorchio parcheggiato, versando all'interno del liquido infiammabile, cui hanno poi dato fuoco. L'incendio ha distrutto l'intero articolato. Secondo la Fita, si tratta di un avvertimento mafioso all'impresa di autotrasporto. E non sarebbe il primo atto di questo tipo.
Nel 2013, il direttore del consorzio (che è anche presidente provinciale della Fita Cna), Salvatore Puleri, ricevette una minaccia anonima: "Sappiate che vi stiamo dietro e non vi molliamo.... Se sarà il caso vi ammazzeremo. La tua presidente nazionale sarà ricompensata con il cemento armato..voi stati con i prefetti e con gli sbirri noi siamo con il popolo..".
Questo messaggio venne recapitato anche alla presidente nazionale della Fita Cna, Cinzia Franchini, che ha ricevuto altre minacce di stile mafioso. Lo scorso 17 dicembre, Franchini è stata a Catania per chiedere che l'associazione degli autotrasportatori venga riconosciuta come parte civile nel processo Caronte. In quell'occasione, l'udienza è stata rinviata. L'inchiesta coinvolge anche l'autotrasporto e, in particolare, Vincenzo Ercolano, accusato anche di dominare il commercio dell'ortofrutta e il relativo trasporto.
"È troppo presto per sapere se vi siano dirette correlazioni tra quanto accaduto e la nostra richiesta di costituzione di parte civile", ha dichiarato Cinzia Franchini. " È però un dato di fatto ormai ricorrente quello che vede questa struttura territoriale e i suoi uomini minacciati là dove si schierano con il percorso che da tempo a livello nazionale abbiamo intrapreso nel contrastare le infiltrazioni malavitose. Si cerca di intimidire chi, in Sicilia, vuole operare senza alcun compromesso e condizionamento. Per questo chiedo a tutti quei soggetti, associazioni di rappresentanza, sindacati, enti locali, ecc. che credono ancora nella possibilità di uno sviluppo dell'economia legale e libera da vincoli di sorta di unirsi a me nella costituzione di parte civile. Un bel modo di praticare la legalità oltre che di predicarla, mettendoci la faccia".
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