Il 10 marzo 2020 sono iniziati i controlli sanitari mirati alle persone che entrano in Austria attraverso il Brennero, compresi gli autisti dei veicoli industriali, ma nella tarda mattinata Vienna ha annunciato un provvedimento ancora più drastico e discriminatorio verso gli italiani: impedirà l’ingresso in Austria ai cittadini italiani che non hanno un certificato medico o che non accettano un periodo d’isolamento di quattordici giorni. Lo ha dichiarato il ministro degli Interni, Karl Nehammer, precisando che i documenti degli italiani saranno fotografati alla frontiera. Già nella prima mattinata, Vienna ha richiamato i cittadini austriaci presenti in Italia. Il cancelliere Sebastian Kurz ha affermato che queste misure sono state concordate con il Governo italiano, ma l’agenzia Ansa scrive che il Governo austriaco ha solamente notificato la decisione a quello italiano.
Reagisce anche il mondo del trasporto. In una nota diffusa in mattinata, il vice-presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, ha invitato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ad attuare un provvedimento analogo per gli austriaci: “Pensavo che questa fosse una battaglia da combattere uniti ma, dato che l’Austria persevera su questa strada, dico che la tutela dei cittadini italiani non dev’essere seconda a nessuno. Le medesime misure attuate dal governo austriaco vengano applicate a tutti coloro che da quel confine entrano nel nostro territorio nazionale”.