Entro la prima metà del 2022 il prezzo del gasolio si avvicinerà a quello della benzina in Austria, a causa dell’equiparazione delle accise, che oggi mostrano una differenza di 8,5 centesimi di euro al litro a favore del carburante per i diesel. Lo ha annunciato la ministra dei Trasporti e dell’Ambiente austriaca Leonore Gewessler, affermando che il Governo eliminerà tutti i benefici fiscali sul gasolio. Non hanno accolto bene la notizia gli autotrasportatori, secondo cui l’aumento del costo del gasolio comprometterà la competitività del settore.
Ma hanno protestato anche le associazioni delle imprese, che temono che un eventuale aumento dei costi del trasporto possa frenare la crescita economica, soprattutto delle piccole e medie imprese. Il presidente della Camera dell’Economia, Christoph Walser, aggiunge che l’aumento dell’accisa sul gasolio non influirà in modo significativo sui transiti dei veicoli industriali lungo l’asse del Brennero e chiede piuttosto un maggiore impegno sulla galleria ferroviaria del Brennero e sulla ricerca nei carburanti sintetici. “L’abolizione dei benefici fiscali sul diesel costerebbe alla popolazione tirolese 70 milioni di euro all’anno senza risolvere in alcun modo il problema del transito”, egli ha dichiarato.