La sentenza del Tribunale tedesco si basa sul principio che un autista straniero che guida un camion straniero operante in Germania per un'azienda tedesca deve ricevere una paga che rispetti il salario minimo tedesco. La causa è stata avviata da un conducente ceco che guidava un camion del suo Paese, ma che lavorava in Germania in subappalto per Deutsche Post e che, consigliato dai sindacati tedeschi, ha chiesto al Tribunale del Lavoro di Bonn che gli fosse riconosciuto il salario minimo tedesco, superiore alla sua paga (che è un terzo di tale salario). A febbraio 2018, i giudici gli hanno dato ragione, imponendo all'azienda di pagargli circa diecimila euro.
Il portale ceco idnes.cz riferisce che saputo di questa sentenza, oltre novecento autisti della Repubblica Ceca stanno valutando un'azione legale analoga, chiedendo anche una revisione del loro salario, che oggi comprende una parte variabile rilevante. Per esempio, a fronte di un minimo fisso molto basso, ricevono una cifra giornaliera che può raggiungere i 45 euro come trasferta. Ora gli autisti chiedono che tale somma sia integrata nel loro salario. Una situazione che preoccupa sia le imprese di autotrasporto, sia il ministro dei Trasporti, Dan Ťok, che sta conducendo una battaglia contro l'applicazione delle regole del distacco alle imprese di trasporto.
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