I Carabinieri hanno battezzato quest'operazione Piombo Sparso perché l'indagato avrebbe addirittura sparato quattro colpi di fucile contro l'abitazione di un altro autotrasportatore di Foresto Sparso, in provincia di Bergamo, per "convincerlo" ad accettare fatture false da lui emesse. La vicenda è iniziata un anno fa, quando l'autotrasportatore, residente ad Albano Sant'Alessandro e titolare di un'azienda di Bolgare, prese contatto con un imprenditore di Foresto Sparso, proponendogli di emettergli fatture false in cambio di commesse di lavoro. L'imprenditore si rifiutò di farlo e a dicembre il giovane avrebbe sparato quattro colpi con un fucile calibro 12 contro la sua abitazione. Il mese successivo iniziarono le minacce di morte, che hanno spinto l'imprenditore a sporgere denuncia.
Dopo le indagini, i Carabinieri hanno arrestato l'autotrasportatore il 13 settembre, dopo avere trovato nella sede della sua azienda un fucile calibro 12, una pistola e una baionetta. L'uomo è accusato di estorsione aggravata e possesso ingiustificato di armi alterate e clandestine. Il giovane ha parenti in Calabria detenuti con il reato di associazione di tipo mafioso.
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