Sono tre le persone indagate per l’incendio che l'11 maggio 2023 ha coinvolto il quartiere milanese di Porta Romana, causando gravi danni a cinque edifici e a diciassette veicoli tra via Pier Lombardo e via Vasari. La Procura di Milano ha chiuso alla fine di ottobre 2024 le indagini e ha identificato come responsabili il conducente del furgone da cui è partito il rogo, il legale rappresentante delle aziende committenti - Linde Medicale e della Linde Gas Italia - e il legale rappresentante dell'impresa di autotrasporti incaricata dalla Linde Medicale. Oltre alle accuse legate all'incendio, ai due rappresentanti è contestato anche il reato di lesioni colpose nei confronti del conducente, in attesa della conclusione dell'acquisizione di documentazione medica.
L'inchiesta, guidata dal pubblico ministero Luca Gaglio e dai Vigili del Fuoco, è riuscita a ricostruire la dinamica dell'incidente grazie alla consulenza di uno dei maggiori esperti italiani in materia di incendi e disastri. Secondo la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, la causa dell'incendio è stata attribuita a un errore del conducente del furgone. L'uomo avrebbe caricato nell'abitacolo del veicolo un recipiente criogenico di ossigeno liquefatto portatile, senza metterlo nel vano di carico apposito e senza fissarlo adeguatamente. Durante la svolta del furgone da via Vasari a via Pier Lombardo, il recipiente – noto come stroller – si è ribaltato sul pavimento dell'abitacolo, provocando una perdita di ossigeno criogenico.
Questa fuoriuscita dell'ossigeno, venendo a contatto con materiali combustibili, tra cui l'olio lubrificante dei pedali, ha generato un incendio immediato che ha rapidamente avvolto il vano di carico del furgone. Le elevate temperature hanno poi innescato una serie di esplosioni delle bombole di ossigeno a pressione trasportate nel mezzo, causando il devastante incendio che ha coinvolto i palazzi e i veicoli nelle vicinanze. “L'errore umano del conducente è stato determinante nella sequenza di eventi che ha portato al disastro”, ha spiegato la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano. La consulenza tecnica ha permesso di individuare con precisione la causa dell'incendio, svelando il ruolo cruciale di una mancata aderenza alle procedure di sicurezza durante il trasporto di materiali altamente pericolosi.