La vendita online di false polizze assicurative è una trappola in cui cadono privati cittadini, ma anche imprese di autotrasporto. Lo mostra un’indagine dei Carabinieri avviata dopo la denuncia di un autotrasportatore di Bolsena, che aveva acquistato una polizza da 1800 euro in un noto sito di assicurazioni, accorgendosi dopo il pagamento che era falsa. I militi hanno identificato due persone ritenute responsabili della frode, accusandole di truffa.
Il 18 marzo, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass) ha scoperto sei siti web che distribuiscono in modo irregolare polizze assicurative. In una nota ne comunica l’indirizzo: www.assiautorca.com; www.assicuraboni.it; www.dipietrorca.com; www.eurovita-broker.com; www.noi-assicuriamo.com; www.unideaassicurazioni.com. Ivass consiglia di controllare, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati, che si possono consultare sul sito www.ivass.it. Ricorda anche che sono irregolari i pagamenti chiesti su carte di credito ricaricabili o prepagate.
L’Ivass precisa che i siti internet o i profili Facebook (o di altri social network) degli intermediari italiani che svolgono attività on-line devono sempre indicare: a) i dati identificativi dell’intermediario; b) l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica certificata; c) il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi nonché l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’Ivass.
I siti o i profili Facebook (o di altri social network) che non contengono le informazioni sopra riportate non sono conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa ed espongono il consumatore al rischio di stipulazione di polizze contraffatte.