A dicembre 2021 la Regione Toscana ha predisposto il programma di manutenzione della superstrada Firenze-Pisa-Livorno, che prevede la costituzione di una società, denominata Società Toscana Strada, che dovrebbe rilevare la gestione di un’arteria che mostra gravi problemi. L'ipotesi di trasferire a questa nuova società la gestione di alcune importanti strade toscane risale ad almeno due anni prima, insieme con l’ipotesi d’introdurre un pedaggio per i veicoli industriali.
Nella riunione del Consiglio del 28 luglio 2021, Giani dichiarò che i flussi di traffico “impongono un nuovo assetto dell’arteria, prevedendo di fare manutenzione ordinaria costante, la manutenzione straordinaria quando serve e con progetti oculati e di fare investimenti per realizzare la corsia di emergenza o la terza corsia laddove gli spazi lo consentano”. E per trovare le risorse per attuare questo progetto si può introdurre un pedaggio “non per i cittadini residenti ma per i veicoli industriali, che la percorrono solo perché gratuita”, ha precisato Giani.
La questione è tornata d’attualità a dicembre 2021, quando la Giunta regionale ha approvato una delibera che avvia la procedura per costituire la Società Toscana Strada, che prevede anche il pedaggio per i camion. Un provvedimento che ha spinto le associazioni degli autotrasportatori a contestare quest’ultima possibilità. Assotrasporti afferma che “se l’intenzione della Regione è di introdurre un pedaggio esclusivamente a carico dei mezzi pesanti per finanziare il ripristino dell’infrastruttura, in qualità di rappresentanti della categoria chiediamo di conoscere le motivazioni dietro tale decisione e di valutare proposte alternative che non penalizzino la categoria”.
Contro il pedaggio è intervenuto il presidente regionale di Fita Cna, Michele Santoni, che ha annunciato che la categoria è pronta a scendere in piazza per “manifestare la loro contrarietà a essere finanziatori di società pubbliche per la gestione di un’infrastruttura”. Le associazioni ritengono inaccettabile che gli autotrasportatori debbano da soli pagare i costi di ripristino, in un contesto di continuo aumento dei costi. Inoltre, oggi non esiste una valida alternativa a questa arteria.