Il 30 gennaio 2023 sette associazioni dell’autotrasporto (Anita, Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Lega Cooperative e Trasportounito) hanno inviato una lettera al sindaco di Genova e ai presidenti della Regione Liguria e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure per chiedere il pagamento urgente dei rimborsi relativi ai ritardi causati dai cantieri autostradali della Liguria. Questa comunicazione sorge dall’assemblea degli operatori che si è svolta il 27 gennaio a Genova. Le imprese di autotrasporto stanno ancora aspettando il pagamento dei ristori attivati dalle procedure del 2021 e che si riferiscono al triennio 2018-2020.
L’ultima rassicurazione da parte delle istituzioni locali è giunta il 5 maggio 2022, ma da allora nulla si è mosso. Eppure i fondi ci sono, perché sono stanziati dal Decreto Ristori: gli autotrasportatori che operano nel territorio genovese hanno diritto a 180 milioni di euro, ricavati dal miliardo e mezzo del risarcimento concordato da Autostrade per l’Italia dopo il crollo del ponte Morandi. E non si parla del passato, perché ancora oggi i veicoli industriali subiscono riduzioni carreggiata, divieti di transito e verifiche per opere sorte sopo il crollo del viadotto sull’A10.
Al termine della lettera, le associazioni comunicano che l’assemblea ha dato mandato ai loro vertici di proclamare un fermo dell’autotrasporto a Genova, se entro il 15 febbraio “non verrà assunta da parte delle Istituzioni territoriali ed Aspi una precisa definizione delle procedure e tempistiche di riconoscimento dei fondi previsti per le aziende”.