Le associazioni dell’autotrasporto Fita Cna, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Legacooperative e Trasportounito confermano il fermo dei servizi dalle 00.00 di martedì 15 giugno alle 23.59 di sabato 19 giugno 2021 nei porti liguri di Genova, La Spezia e Savona, in tutte le piattaforme logistiche e al confine di Stato con la Francia. In una nota congiunta, le sei sigle spiegano che “tale decisione è stata presa per porre l’accento sulla situazione di disagio e criticità per i settori trasporto e logistica dovuta dalla presenza di cantieri in numerosi tratti autostradali della Liguria”.
In particolare, “l’emergenza sta provocando continui e reiterati disagi di viabilità in Liguria e una situazione di estrema difficoltà per il settore dell’autotrasporto con importanti ricadute negative dal punto di vista dell’impatto economico, l’impossibilità nella programmazione dei viaggi, l’allungamento insostenibile dei tempi di attesa e il conseguente mancato rispetto dei tempi di lavoro e riposo degli autotrasportatori”. Una situazione che incide sulla sicurezza stradale, perché “si allungano i tempi di guida e si registrano maggiori incidenti, anche mortali, e numerosi infortuni”.
Le associazioni hanno anche chiesto al ministero Mims (ex Trasporti) di riconoscere un indennizzo agli autotrasportatori, analogo a quello istituito per il crollo del ponte Morandi come “parziale copertura dei costi ed extracosti di un settore in grande sofferenza”. In concreto, le richieste dell’autotrasporto si articolano in tre punti:
- Definizione puntuale e veritiera dello stato dei lavori che Società Autostrade deve effettuare, tenuto conto della normativa disciplinante la sicurezza e le verifiche delle infrastrutture approvata nel 2020 e un programma trasparente delle tempistiche necessarie per completarli.
- Coinvolgimento reale dell’Autotrasporto con le proprie necessità operative nel modello di pianificazione degli interventi di cantierizzazione e nella definizione di strumenti organizzativi territoriali necessari a mitigare l'impatto di questi ultimi.
- Riconoscimento di adeguati ristori non tassabili alle Imprese di Autotrasporto operanti da e per il territorio ligure e penalizzati da quanto sopra evidenziato, in continuità con i valori stanziati dal Decreto Genova e con il modello di domanda individuato dai decreti attuativi dello stesso (ruolo di AdSP del Mar Ligure Orientale e del Commissario delegato presidente Regione Liguria).
Si dissocia dal fermo Assotir della Spezia, quindi da indicazione a suoi associati di operare normalmente e chiede “agli organi preposti alla sicurezza affinché venga garantita la libera circolazione delle merci”. Il presidente provinciale Sandro Spinetta spiega che “le ragioni della protesta non sono state né discusse né tanto meno condivise in sede sociale con la categoria, per la quale le priorità sono altre, a iniziare dal miglioramento delle condizioni di lavoro all’interno della realtà portuale, come tempi di attesa al carico e scarico, sicurezza o tariffe”.