Se Roma e Parigi non rivedranno le loro posizioni sugli sconti alle accise del gasolio per l'autotrasporto, potrebbero subire presto una mobilitazione delle imprese. In Francia il settore non si è mai completamente placato dalla vertenza contro l'Ecotaxe perché è vero che il Governo ha sospeso la vignetta per i veicoli industriali, ma poi ha sempre cercato di recuperare in altro modo le risorse che tale provvedimento avrebbe portato. Dall'estate ha anticipato una riduzione dello sconto sulle accise di due centesimi al litro, che vige in Francia così come in altri Paesi europei per contenere i costi del trasporto.
Il 16 ottobre si è svolto un incontro tra le associazioni dell'autotrasporto francesi Fntr, Otre e Tlf e il ministro dei Trasporti per discutere le proposte degli autotrasportatori come alternativa alla riduzione dello sconto sulle accise, che però non ha avuto un esito positivo perché "il Governo rimane sordo alle richieste del settore", come si legge in una nota della Fntr. Ora la questione passa al Parlamento, che il 19 novembre dovrà votare la Finanziaria che contiene questo provvedimento. Dopo la riunione, le associazioni hanno quindi proclamato la mobilitazione in tutta la Francia in vista della votazione parlamentare.
Anche in Italia i timori sulla riduzione dello sconto sulle accise non sono nuovi, perché già se ne parlò per la scorsa Legge di Bilancio, anche se poi la misura venne ritirata. Ora è riapparsa nella Bozza presentata dal Governo, dove si afferma che dal 2021 lo sconto sarà abolito anche per il veicoli con motori Euro 3 ed Euro 4, che rappresentano la maggior parte del parco circolante. Una misura che non è ancora formalizzata (perché l'intero pacchetto è sotto la condizione del "salvo intese") ma che ha rilanciato la mobilitazione del settore. In questi giorni si sta riunendo l'esecutivo dell'Unatras e probabilmente la prossima settimana saranno annunciate le azioni che le associazioni intendono intraprendere.
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