L’associazione dell'autotrasporto siciliano Aitras ritiene “scoordinati e confusionari” i provvedimenti adottati dal Governo contro l’epidemia di Covid-19 per quanto riguarda le condizioni di lavoro degli autotrasportatori. “È perfettamente inutile consentire alle merci di viaggiare se bar, ristoranti e aree di sosta devono chiudere alle 18.00 e non consentono agli autisti di rifocillarsi e consumare un pasto alla fine della giornata di lavoro, nonché espletare i propri bisogni fisiologici e lavarsi bene le mani per mantenere alto il livello di igiene; le aree di sosta diventerebbero orinatoi a cielo aperto aprendo la strada ad altri problemi sanitari”, spiega il presidente Salvatore Bella.
Bella parla anche delle mascherine, perché non si trovano quelle del modello prescritto. “Pertanto le aziende di autotrasporto aderenti ad Aitras/Trasportounito si fermeranno dell’11 marzo e non consegneranno più le merci, almeno finché il Governo non metterà la categoria nelle condizioni di lavorare”.
La stessa associazione ha poi comunicato che l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone, sta cercando di mediare tra autotrasportatori e Governo e ha inviato ai Prefetti della Sicilia alcune richieste dell’Aitras: apertura delle aree di sosta 24 ore su 24 sulla rete delle autostrade e superstrade, considerando che attività presenti (bar, ristoranti, servizi igienici) non sono riconducibili a meri luoghi di ritrovo, bensì strutture al servizio di chi guida, che si tratti di autotrasportatori o di altre categorie che, per i motivi previsti nel provvedimento del Governo, sono autorizzati a viaggiare e spostarsi; i centri di carico e scarico merci devono fornire agli autotrasportatori le mascherine prescritte qualora gli autisti non abbiano potuto reperirle; nei porti i servizi e le attività devono rimanere aperti negli orari in cui vi è movimentazione di navi in modo che gli autotrasportatori in attesa possano servirsene.