Come precedentemente annunciato dalle associazioni di categoria, dalle ore 13.00 di domenica 25 febbraio 2024 i contadini polacchi hanno chiuso la frontiera Germania a Świecko in entrambe le direzioni, lasciando solamente un corridoio per il transito di ambulanze e Forze dell'ordine. Il blocco sarebbe dovuto iniziare alle 18.00, ma al termine di una serie di colloqui tra i rappresentanti degli agricoltori, avvenuti venerdì e durati tre ore, è stato deciso di anticiparne l'inizio.
Secondo i giornali locali, sul luogo sono apparsi diversi striscioni con slogan utilizzati anche alla frontiera di Dorohusk: "Non lasciate che l'agricoltura polacca venga distrutta", "Non ci sono torte senza contadino", "Il contadino nutre, il contadino difende e eliminerà la stupidità", "Se pensate che siamo qui perché non abbiamo niente da fare, vi sbagliate", "Stiamo aspettando il Primo Ministro" o "Vogliamo mangiare pane polacco". I contadini chiedono innanzitutto di fermare l'afflusso di prodotti agricoli dall'Ucraina e abolire la politica dell'UE del Green Deal.
A causa della chiusura dell'autostrada polacca A2, gli agenti di Polizia stanno dirigendo il traffico stradale su percorsi alternativi, ma si temono ripercussioni sul traffico che potrebbe essere rallentato o bloccato per i prossimi 25-30 giorni. I camion in transito al bivio di Jordanów vengono diretti sulla superstrada S3 in direzione Zielona Góra per attraversare il confine a Gubinek, mentre per i veicoli passeggeri il percorso sarà chiuso all'incrocio a Świecko.
"Siamo a disposizione e al servizio di tutti gli automobilisti e manifestanti”, ha dichiarato la Questura di Słubice in un post su Facebook, “e allo stesso tempo li invitiamo a seguire le istruzioni fornite dagli agenti della Polizia Stradale che dirigono il traffico. Chiediamo la vostra comprensione e la vostra responsabilità condivisa per la sicurezza stradale".
Anche sul confine ucraino le proteste sono ancora in corso e si contano diversi assalti a treni e camion carichi di prodotti agricoli. Si attendono sviluppi nei prossimi giorni, mentre i vettori ucraini stanno proseguendo nel blocco istituto al confine con la Polonia a causa dei continui problemi nell'attraversare i valichi. Le autorità ucraine, intanto, hanno comunicato l'intenzione di aprire una nuova rotta di esportazione attraverso il fiume Danubio proprio per evitare i sistematici intoppi sul fronte polacco.
Il ministro delle Infrastrutture Oleksandr Kubrakov ha annunciato durante la recente Conferenza sulla sicurezza di Monaco che Kiev "starebbe implementando questo nuovo corridoio perché ritiene la Romania più prevedibile e sicura rispetto alla Polonia”. La nuova rotta andrebbe dal porto ucraino di Izmail a quello di Costanza in Romania e ai porti sul Danubio in Germania.
La società ucraina Danube Shipping ha già costruito la seconda chiatta Slg di grande tonnellaggio e, secondo i dati del Governo, il valore delle esportazioni ucraine andrebbe ben oltre i soli prodotti agricoli. L'anno scorso sono stati esportati anche prodotti metallici e il totale delle esportazioni ammonta a 35,8 miliardi di dollari, ovvero quasi il 48%. meno che nel 2021. Il volume delle esportazioni attraverso la Polonia sarebbe ora sceso a 300mila tonnellate al mese, mentre nel 2022 era più di quattro volte tanto.
Marco Martinelli