Il Regno Unito soffre da tempo della mancanza di autisti, perché i giovani non sostituiscono quelli che vanno in pensione. Finora, questa carenza è in parte contenuta assumendo personale straniero: secondo la Freight Transport Association, oggi il 12% dei conducenti di veicoli industriali, il 14% di quelli di veicoli commerciali leggeri e il 34% degli operatori di carrelli elevatori sono cittadini dell'Unione Europea non britannici. Ma questa risorsa potrebbe essere eliminata dalla Brexit, perché quando il Regno Unito sarà fuori dall'Unione, potrebbe entrare in vigore una proposta secondo cui i cittadini stranieri che vorranno lavorare nel Paese dovranno avere un reddito di almeno 30mila sterline e un'istruzione di terzo livello, che corrisponde a un diploma universitario. Il giornale The Loadstar scrive che il responsabile delle competenze della Fta, Sally Gilson, ha dichiarato che il novanta percento dei lavoratori della logistica ha un'istruzione di secondo livello e l'82% guadagna meno di 30mila sterline l'anno. Quindi, se il Governo non prenderà provvedimenti, dal mese prossimo sarà interrotto il rifornimento di lavoratori dall'estero. Ma non solo: la Fta afferma che si sta assistendo a un flusso contrario, ossia autisti stranieri (soprattutto polacchi) che lasciano il Regno Unito per andare in altri Paesi europei, come la Germania, che soffrono anch'essi di carenza di autisti e che offrono stipendi migliori.
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