La Bulgaria affila le armi contro alcuni provvedimenti del Primo Pacchetto Mobilità, ossia i due Regolamenti e la Direttiva approvati l’8 luglio 2020 dal Parlamento Europeo che apportano alcune importanti novità nell'autotrasporto internazionale delle merci. La Bulgaria fa parte dei Paesi dell’Est che hanno contrastato l’approvazione di questa riforma perché danneggia gli interessi del suo autotrasporto e ora si prepara alla battaglia alla Corte di Giustizia Europea, cui il ministro dei Trasporti Rosen Zhelyazkov ha annunciato un ricorso, chiedendo il sosteno anche degli altri Paesi del blocco orientale. In particolare, ai bulgari non piace la norma che impone il rientro nel Paese di residenza degli autisti in un periodo compreso tra quattro e otto settimane e neppure il divieto di svolgere il riposo settimanale regolare in cabina.
K44 Risponde ha dedicato un videocast sulle novità introdotte dal Primo Pacchetto Mobilità, che potete vede qua sotto.