La possibilità di estendere il periodo transitorio del divieto di cabotaggio stradale delle merci per i nuovi membri dell'Unione Europea è consentito dalle norme comunitarie e l'Italia lo ha già usato dal 1° luglio 2013, data dell'ingresso della Croazia nell'Unione. Alla scadenza del primo biennio, otto Paesi hanno deciso di utilizzare la proroga per altri due anni. Quindi, le imprese di autotrasporto croate non potranno svolgere attività di cabotaggio stradale fino al 30 giugno 2017 in Italia, Slovenia, Bulgaria, Austria, Francia, Belgio, Paesi Bassi e Danimarca.
Intanto, la Croazia sta programmando lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto. La Commissione Europea ha assegnato allo Stato 13,1 miliardi di euro per realizzare 276 progetti, nell'ambito del CEF. Le opere principali sono il terminal container del porto di Rijeka (Fiume), la ricostruzione della ferrovia Skrljevo-Rijeka-Jurdani e il miglioramento della navigazione sul fiume Dunav. Inoltre, entro l'estate saranno assegnati i lavori per la ricostruzione del ponte di Peljesac.
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