Si riaccende, sempre più accesa, la tensione all'imbocco del porto di Calais, dove da anni vivono migliaia di migranti che cercano di varcare la Manica, a volte anche con azioni violente. Negli ultimi giorni, la zona ha visto diversi episodi, alcuni dei quali hanno coinvolto i camion in attesa dell'imbarco. Il momento peggiore è stato la notte tra il 29 e il 30 luglio, quando gruppi di migranti hanno posto barricate sulla strada che conduce al porto e poi hanno iniziato scontri con la Polizia. L'obiettivo dei blocchi stradali è costringere i camion a fermarsi, per poi saltare a bordo.
È un copione che si ripete sempre più spesso e che causa anche vittime tra gli stessi migranti. Infatti, gli autisti non cercano di non fermarsi, anzi accelerano, per evitare l'abbordaggio, con il rischio di essere fermati e accusati di traffico di immigrati e il rifiuto delle merce da parte del destinatario se solo una persona è salita sul semirimorchio. Questa dinamica tra migranti e camionisti ha portato alla morte per investimento di sei persone dall'inizio dell'anno, l'ultima proprio il 29 luglio.
Nella notte del 29 luglio, verso le 4:30, è bruciato anche un autoarticolato sulla strada che porta allo scalo. L'incendio è sicuramente doloso e la Polizia segue diverse piste: un atto criminale oppure fiamme provocate da una barricata incendiata. Quando l'autista si è accorto dell'incendio, ha portato il camion fuori dalla sede stradale ed è riuscito a mettersi in salvo.
Un altro grave episodio è avvenuto a autista belga, che secondo l'associazione degli autotrasportatori britannici Freight Transport Association sarebbe stato minacciato con una motosega durante la notte degli scontri. L'associazione ha quindi chiesto maggiori protezioni nei confronti degli autisti. Gli autotrasportatori britannici temono che l'uscita dalla Gran Bretagna dall'Unione Europea annulli l'accordo che prevede la presenza di forze di Polizia britanniche a Calais per rinforzare i controlli e la sicurezza. "Portare tutti i controlli a Dover danneggerà il transito attraverso la Manica", afferma la FTA.
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