Nel 2021 le denunce dall’Inail d’infortuni sul lavoro che hanno coinvolto un veicolo industriale sono state 75mila, pari a circa il 13% del totale e l’istituto segnala che sono in “notevole aumento” rispetto all’anno precedente (che però risentì delle conseguenze della pandemia, che hanno ridotto drasticamente gli incidenti stradali). Gli infortuni con esito mortale sono stati 415, in aumento del 6% rispetto al 2020 ma ancora al di sotto dei circa 500 casi denunciati negli anni precedenti. Nel primo semestre del 2020 la Polstrada comunica che gli incidenti stradali che coinvolgono autotreni e autoarticolati sono diminuiti: da gennaio a giugno sono stati 628, il 15,9% del totale, mentre nel primo semestre del 2021 i mezzi pesanti erano stati coinvolti nel 19,4% degli incidenti.
Per ridurre ulteriormente gli infortuni sul lavoro che avvengono sulla strada, l’Inail e il ministero dei Trasporti hanno avviato una campagna di comunicazione che ha lo slogan “non rischiare, segui la #StradadellaSicurezza”. È rivolta principalmente agli autotrasportatori, ai gestori di aziende di trasporto, ai datori di lavoro, lavoratori, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e ad altre figure della prevenzione aziendali. La campagna vuole mettere in evidenza i comportamenti da evitare durante la guida, accompagnati dalle percentuali delle cause degli incidenti, e richiamare l’attenzione sull’importanza della prevenzione per evitarli.
Presentando la campagna, l’Inail sottolinea che il 39% degli incidenti è causato da distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. Un altro aspetto importante è il rispetto dei tempi di guida e di riposo: “Stare svegli per 24 ore induce errori alla guida simili a quelli commessi da chi ha livelli di alcool nel sangue uguali o superiori a 1,00 g/l, mentre il tasso alcolico nei conducenti professionali deve essere pari a zero”, segnala l’Inail.