La mattina del 24 novembre 2021 è avvenuto un grave incidente stradale in Germania, che ha coinvolto un veicolo industriale che trasportava merci pericolose e ha bloccato il traffico. L’incidente è avvenuto lungo l’asse del Brennero, dove alle cinque del mattino di quel giorno era iniziato il contingentamento dei veicoli industriali imposto dall’Austria tra Tirolo e Baviera lungo l’autostrada A93. E proprio tale contingentamento aveva creato una coda di 25 chilometri di camion in attesa già alle otto della mattina, su cui è piombata un’autocisterna, causando l’uscita di cinquemila litri di benzina.
L’incidente ha causato la chiusura dell’autostrada 93 in entrambe le direzioni, con ripercussioni sull’intero asse del Brennero perché è stato chiuso anche il valico italiano e i camion sono stati deviati in aree di sosta. I lavori di ripristino della strada hanno fatto proseguire l’interruzione per alcune ore del 24 novembre, causando ritardi nelle consegne o l’impossibilità di tornare a casa per gli autisti. La mattina successiva c'erano ancora 20 km di fila di camion in corsia di emergenza.
L’associazione degli autotrasportatori Anita ha segnalato questo evento perché sarebbe una diretta conseguenza del contingentamento imposto dall’Austria: “Il tragico incidente conferma ciò contro cui si è messo in guardia da tempo: il contingentamento non è solo dannoso per l'economia, ma rappresenta anche un pericolo significativo per la sicurezza stradale”, scrive in una nota.
Anita aggiunge che l’incidente era evitabile perché aveva richiamato più volte sul pericolo rappresentato dal contingentamento. Il presidente Thomas Baumgartner afferma che “Le code sono sempre associate ad un aumento del rischio di incidenti, e quando il Governo tirolese crea intenzionalmente ingorghi di camion attraverso le misure restrittive, sta accettando questo rischio. Questo comportamento è altamente condannabile e deve essere fermato immediatamente. Il contingentamento non contribuisce in alcun modo a risolvere il problema del traffico, ma si limita a spostare il problema alle regioni vicine. Alla fine, quelli che soffrono sono i conducenti, che sono esposti a un maggior rischio di incidenti e devono stare fermi negli ingorghi per ore".