Alla fine di settembre di è chiuso il processo a Liegi nei confronti della società di autotrasporto Verjans Transport, accusata di avere praticato dumping sociale degli autisti tramite l’utilizzo irregolare di conducenti provenienti dalla Slovacchia e dalla Romania. Secondo quanto scrive il giornale Dhnet, i dirigenti della società sono stati condannati a due anni di carcere e 80mila euro di multa, mentre l’impresa dovrà versare nella casse dell’Istituto previdenziale belga Nsso la somma di 4,6 milioni di euro. Le accuse erano di falso e traffico di esseri umani.
L’inchiesta è stata avviata dalle dichiarazioni di alcuni autisti durante controlli su strada. Gli inquirenti hanno posto l’attenzione su sei società con sede in Slovacchia, ma facenti capo a cittadini belgi, che lavoravano per la Verjans, impiegando 183 autisti slovacchi e rumeni. Secondo l’accusa, questi camionisti sono stati usati per trasporti nel Benelux per committenti belgi con un contratto slovacco, evitando così di pagare i contributi previdenziali belgi, tra gennaio 2009 e dicembre 2016.