Proseguono i chiarimenti, che in alcuni casi sono lievi correzioni a precedenti interpretazioni, dell’Agenzia delle Dogane sulla presentazione delle domande per il credito d’imposta del 28% dedicato alle imprese di autotrasporto in conto terzi. Recentemente i dubbi e le richieste di modifiche sono sorti soprattutto sulle domande respinte per errori formali nei due elenchi di targhe e fatture che si devono inviare insieme alle domande. A tale proposito, dopo un incontro con le associazioni degli autotrasportatori il 23 settembre 2022 l'Agenzia (che ha realizzato e che gestisce la piattaforma telematica) ha diffuso una breve nota che riguarda il comportamento proprio in tale caso.
Il comunicato afferma di “mantenere non bloccante il controllo sul file targhe”, mentre “permangono controlli bloccanti sul file fatture”. Quindi il file sulle fatture comporterà il blocco della domanda “laddove dovessero esserci errori di compilazione e/o di conversione del file nel formato .csv, ad esempio la presenza di più di due cifre decimali, il punto come separatore di migliaia, più di un punto e virgole come separatore di campo, la presenza di un separatore di campo diverso dal punto e virgola”.
Nella sesta edizione delle risposte alle domande più frequenti, inoltre, l’Agenzia fornisce anche chiarimento nel caso in cui lo stato della domanda sia “richiesta correttamente controllata ma con presenza di errori nel/nei file”. Nel documento si legge che “in questo caso l’istanza ha superato i controlli sui file ma sono stati rilevati degli errori. Se il campo ‘credito importo ipotetico’ è non valorizzato allora significa che l’istanza presenta errori nel/nei file e, quindi, deve essere ripresentata nel termine indicato. Se il campo ‘credito importo ipotetico’ è valorizzato allora significa che l’istanza presenta errore solo nel file targhe (i cui controlli non sono bloccanti) ma si invita a verificarlo ed eventualmente ripresentare l’istanza entro il termine indicato nel campo Data scadenza”.
Assotir spiega che “in buona sostanza, le Dogane ritengono discriminante, ai fini del prosieguo dell’istruttoria, la valorizzazione del campo ‘credito importo ipotetico’. Qualora in tale campo fosse presente una somma espressa in euro allora significherebbe che il solo file fatture è corretto ma che la pratica sta comunque andando avanti dal momento che, come comunicato nella giornata di ieri, il file targhe non è più bloccante per il buon andamento della procedura. Viceversa, qualora il campo ‘credito importo ipotetico’ non risulti valorizzato, la piattaforma riterrebbe che l’errore è presente in entrambe i file e quindi l’utente dovrebbe ripresentare la domanda.