I Carabinieri di Bergamo hanno arrestato all’inizio di marzo 2025 cinque persone con l’accusa di tentata estorsione aggravata e continuata ai danni di un imprenditore bergamasco dell’autotrasporto. Le indagini sono iniziate nell’aprile del 2024, quando un un uomo di 53 anni, residente in provincia di Bergamo, si è rivolto a un avvocato per pretendere dall’autotrasportatore una somma di 1,3 milioni di euro, sostenendo che il padre defunto della vittima gli fosse debitore. Gli inquirenti hanno però escluso l’esistenza del presunto credito, configurando così un tentativo di estorsione.
Non ottenendo risposta alle sue pressioni iniziali, il mandante ha deciso di abbandonare le vie legali e di passare alle minacce. Per farlo ha reclutato tre cittadini romeni con il compito d’intimidire l’imprenditore, ricorrendo alla violenza fisica e psicologica. Una pressione culminata in un’aggressione davanti all’abitazione della vittima: tre uomini, armati di mazze, hanno colpito l’auto dell’imprenditore, speronandola. Sul veicolo c’era anche il figlio dell’imprenditore. La vittima è riuscita a fuggire fino alla Stazione dei carabinieri di Ponte San Pietro per sporgere denuncia, convinto di aver subito un tentativo di rapina.
Questo episodio non ha fermato le minacce. In seguito, l’imprenditore ha ricevuto messaggi anonimi intimidatori, poi il mandante si è recato direttamente presso l’azienda dell’ex compagno della sorella della vittima per ripetere le richieste di pagamento. Al termine dell’indagine, la Procura di Bergamo ha emesso cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere. Oltre al mandante, è stato arrestato un complice romeno, già detenuto per un altro reato, e i tre esecutori materiali, fermati in Slovenia per un furto in abitazione.