Il 21 luglio 2021, la procura di Palemro ha disposto il sequestro di beni e somme di denaro per un tolate di 4,429 milioni di euro al termine dell’indagine Vanish Vat, dedicata al fallimento della società di autotrasporto Gambino Group, che secondo gli inquirenti sarebbe stato causato in modo fraulendo dopo avere usato questa e altre società per attuare una frode fiscale. I reati contestati agli indagati – di cui uno in carcere e quattro ai domiciliari – sono, a vario titolo, di associazione a delinquere, emissione e utilizzo di fatture false, omesso versamento di ritenute, indebita compensazione di crediti fiscali inesistenti e bancarotta fraudolenta.
Secondo gli inquirenti, gli indagati avrebbero costituito società di comodo per produrre un giro di fatture false per oltre sedici milioni di euro dal 2013 al 2018, a vantaggio delle due imprese che erano realmente operative, ossia la stessa Gambino Group di Palermo e la MG Logistica di Ficarazzi (Palermo). Questo meccanismo permetteva di “abbattere illecitamente il reddito imponibile attraverso la contabilizzazione di costi fittizi, concentrando inoltre sulle società cartiere tutti gli obblighi contributivi, previdenziali e assistenziali gravanti sul datore di lavoro”, come spiega la Finanza in una nota.
La gestione del personale era “caratterizzata da frenetici passaggi da una società all'altra, mascherati da dimissioni volontarie ma sostanzialmente imposti dagli indagati. Lo schema illecito determinava il mancato assolvimento dei rilevanti obblighi fiscali in materia di Iva e Ires, ma anche l’omesso versamento dei contributi assistenziali e previdenziali spettanti ai lavoratori”. L’accumulo dei debiti fiscali è stata, secondo i Finanzieri, la causa che ha causato il dissesto finanzrio della Gambino Group, che infine è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Palermo il 29 aprile 2021 con un’esposizione verso l’Erario di 22 milioni di euro. La procura precisa che questa frode non ha colpito solo lo Stato e i creditori, ma l’intero comparto dell’autotrasporto perché causa concorrenza sleale tramite dumping tariffario.