Oggi l'Europarlamento ha compiuto un importante passo nella riforma di alcune importanti regole dell'autotrasporto. Lo ha fatto tramite la Commissione Trasporti (Tran), che ha votato una parte del Pacchetto Mobilità, ossia quella che riguarda alcune modifiche alle norme sui tempi di guida e di riposo, sul cabotaggio, sulle società di comodo e sul distacco trans-nazionale degli autisti. Prima di diventare Legge, il testo approvato dalla Commissione Trasporti dovrà ottenere l'approvazione della seduta plenaria del Parlamento, poi dovrà essere discusso con il Consiglio dei Trasporti. Secondo una nota del Parlamento Europeo, il testo approvato oggi dovrebbe "combattere le pratiche illegali nell'autotrasporto e migliorare le condizioni di lavoro degli autisti".
Per quanto riguarda il distacco transnazionale degli autisti (che è stato stralciato da una riforma più generale adottata per gli altri lavoratori), il testo approvato il 4 giugno prevede l'applicazione del principio "stessa paga per lo stesso lavoro" nelle attività di cabotaggio stradale. In concreto, ciò significa che un autista di un Paese straniero che svolge cabotaggio in al altro Paese comunitario dovrà avere le stesse condizioni di remunerazione degli autisti del Paese ospitante, compreso il salario minimo. Ma la Commissione ha votato contro l'estensione di questo obbligo anche ai trasporti internazionali, che quindi restano completamente soggetti alle retribuzioni del Paese in cui è assunto l'autista. Gli eurodeputati della Commissione hanno anche stabilito le regole che fissano i requisiti amministrativi e le misure di controllo che le Autorità nazionali possono imporre sul distacco degli autisti.
Sulle norme relative ai tempi di guida e di riposo, il testo concede maggiore flessibilità per quello settimanale, a condizione che venga compensato con un tempo di riposo equivalente preso più avanti. Gli autisti potranno superare di due ore il tempo massimo di guida giornaliero, ma solo per tornare in una sede della società di autotrasporto, purché ci sia poi un recupero di tale tempo supplementare come riposo. Il riposo settimanale dovrà essere svolto in alloggi forniti dalla società di autotrasporto oppure nella cabina del camion, ma solo quando il veicolo è parcheggiato in un'area dedicata equipaggiata con servizi e con adeguati sistemi di sicurezza. Gli eurodeputati forniscono anche un dettagliato elenco dei servizi di tali aree, come per esempio una cucina, servizi igienici e wifi, e delle caratteristiche di sicurezza.
Quando il camion viaggia su un traghetto o su un treno, gli autisti dovranno trascorrere il risposo giornaliero in una cuccetta o una cabina. In queste circostanze è autorizzato anche il riposo settimanale, purché trascorso in una cabina letto. Il testo prevede anche che nelle lunghe trasferte l'azienda di autotrasporto deve organizzare il lavoro in modo da consentire agli autisti di riposare a casa propria, o in un luogo da loro scelto, almeno una volta ogni tre settimane di viaggio consecutive. Il viaggio per la destinazione di tale riposo deve essere pagato dall'azienda di autotrasporto.
Un capitolo riguarda il contrasto alle frodi sulle norme di guida e di riposo e il distacco degli autisti. Per farlo, il testo approvato oggi prevede un tempo più breve dell'attuale in cui un'Autorità di uno Stato membro deve rispondere a una richiesta d'informazioni proveniente da un altro Stato. Le nuove regole stabiliscono anche un numero minimo di "controlli concertati", ossia quelli svolti contemporaneamente tra due o più Stati. Inoltre, tali controlli dovranno concentrasi sulle aziende di autotrasporto che mostrano un punteggio di rischio più elevato. Gli europarlamentari chiedono anche sanzioni nei confronti dei committenti, degli appaltatori e dei sub-appaltatori nel caso siano infrante le regole sui tempi di guida e riposo e sul distacco. Tutte le norme sui tempi di guida, sullo stabilimento in altro Stato e sul cabotaggio stradale varranno anche per i veicoli commerciali con massa complessiva sopra 2,4 tonnellate che svolgono trasporto internazionale.
Per contrastare le società di comodo costituite in Paese con fiscalità più conveniente, ossia le letterbox, il testo modifica le regole di stabilimento delle imprese di autotrasporto, che dovranno avere una "presenza reale e continua" nello Stato in cui sono registrate. Il testo approvato contiene anche i criteri per valutare tale presenza, tra cui la frequenza dei carichi nel Paese d'immatricolazione dei veicoli e la disponibilità di un numero di parcheggi per la flotta. Il testo impone agli Stati membri di controllare periodicamente la presenza di tali requisiti e prevede l'interconnessione tra i registri nazionali degli autotrasportatori.
Un altro tema caldo, che ha causato lo scontro tra Paesi dell'est e dell'ovest, è il cabotaggio stradale. Gli occidentali chiedevano maggiori restrizioni, mentre gli orientali più liberalizzazione. Il testo approvato oggi dalla Tran prevede che le attività di cabotaggio siano permesse all'interno dello Stato dove è stata consegnata una spedizione internazionale o in uno ad esso confinante, mentre il veicolo sta tornando nello Stato dove ha sede la società di autotrasporto, entro un periodo massimo di sette giorni. In questi sette giorni, il veicolo può svolgere trasporti in cabotaggio per un massimo di 48 ore. Lo stesso veicolo non potrà svolgere altre attività di cabotaggio nello stesso Paese prima di 72 ore da quando è rientrato nel Paese in cui è immatricolato.
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