I cinque arresti annunciati il 19 maggio 2020 a Lodi nei confronti di una famiglia di autotrasportatori operante nel trasporto refrigerato per la grande distribuzione organizzata per sfruttamento degli autisti e frode fiscale ha suscitato una grande eco nel mondo dell’autotrasporto e ha spinto il vice-presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, a dichiarare questo episodio “impressionante e gravissimo”, spiegando che “la Procura di Lodi ha squarciato il velo sulla concorrenza sleale in atto nel nostro Paese da molto, troppo tempo, e contro la quale poco o nulla si sta facendo”. Ma questo evento spinge la confederazione del trasporto a ribadire alcune richieste, tra cui quella dell'emanazione dei costi minimi di riferimento per le attività di autotrasporto da parte del ministero dei Trasporti come forma di prevenzione.
Uggè vuole anche più controlli sulle strade: “Da anni Conftrasporto chiede controlli severi: ci sono tante di quelle imprese che praticano il dumping sociale che ormai si potrebbe parlare di un segreto di Pulcinella. Attraverso lo sfruttamento degli autisti e l’allungamento dei tempi di pagamento, queste realtà, che impiegano perlopiù lavoratori stranieri sottopagati, alterano il mercato penalizzando le aziende che, invece, operano nel rispetto della legge”.