L'articolato della Legge di Bilancio 2020 che esclude i camion con motore Euro 3 dallo sconto sulle accise del gasolio dal 2020 e quelli Euro IV dal 2021 riaccende le contestazioni degli autotrasportatori, che solo poche ore prima di avere letto il documento avevano accolto con soddisfazione la convocazione della ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, per il 14 novembre. Ma le cose stanno ormai procedendo su binari paralleli: da una lato il ministero dei Trasporti che deve affrontare diversi nodi del trasporto stradale, dall'altro l'intero Governo che sta varando una manovra finanziaria che ha pesanti ripercussioni sul settore, tra cui spicca appunto il taglio dello sconto sulle accise. L'umore delle imprese emerge da una nota diffusa il 1° novembre da Conftrasporto, dove il vice-presidente Paolo Uggè afferma che l'incontro è una buona notizia, ma il fermo resta ancora all'ordine del giorno.
"Più il tempo passa, più si avvicina il momento nel quale le modalità di attuazione del fermo dovranno essere comunicate all'autorità competente: l'organizzazione di un fermo è una macchina complessa che, una volta messa in moto, determina problematiche gestionali non indifferenti", spiega Uggè. Riguardo allo sconto sulle accise, egli precisa che "per un'azienda di autotrasporto sapere se potrà contare sul recupero, come previsto da intese sottoscritte, di una parte di accisa oppure no, significa molto: dagli 800 ai 1000 euro di maggiori costi per ogni automezzo all'anno. Un'impresa media con 50 veicoli avrà un maggior costo di circa 50mila euro".
Entrando più nel dettaglio, Uggè afferma che "negli ultimi giorni abbiamo letto notizie che assicuravano come le riduzioni sui rimborsi dell'accisa sarebbero entrate in vigore solo nel 2021, ma leggendo gli atti (bozza di bilancio) si scopre che i tagli esistono già dal 2020, per gli Euro 3, e dal 2021 per gli Euro IV. Inoltre, le risorse aggiuntive annunciate per gli investimenti, per a 5,5 milioni di euro per il 2019 derivano dalle quote che gli autotrasportatori versano per il funzionamento dell'Albo. Per l'anno 2021, invece, la provvista si realizzerà decurtando i trasferimenti al settore. Ma anche su questo non c'è chiarezza".
Uggè conclude la nota sottolineando che l'incontro con la ministra dei Trasporti non deve riguardare solo il taglio ai rimborsi sulle accise ma anche i provvedimenti sull'ambiente, la funzionalità delle motorizzazioni, i trasporti eccezionali, i costi della sicurezza, il dumping sociale, i tempi di pagamento, la transitabilità dei valichi alpini.
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