Il Tribunale Europeo ha respinto il ricorso contro la Commissione Europea presentato a novembre 2022 dalle principali associazioni di autotrasportatori italiane perché non ha attuato alcuna iniziativa contro gli ostacoli e i divieti al transito dei veicoli industriali nel territorio austriaco lungo l’asse del Brennero. Il 2febbraio 2023 il Tribunale ha respinto questo ricorso perché, spiega la sentenza, “secondo una giurisprudenza costante, è irricevibile il ricorso per carenza proposto da una persona fisica o giuridica che miri a far accertare che, non avviando nei confronti di uno Stato membro un procedimento per la dichiarazione di inadempimento, la Commissione ha omesso di statuire trasgredendo il Trattato FUE”.
Il testo precisa che “le persone fisiche o giuridiche, infatti, possono fondarsi sull’articolo 265, terzo comma, TFUE soltanto al fine di far dichiarare che un’istituzione, un organo o un organismo dell’Unione si è astenuto, in violazione del Trattato FUE, dall’emanare atti, diversi da raccomandazioni o pareri, dei quali esse sarebbero legittimate a contestare la legittimità mediante un ricorso d’annullamento”. Inoltre “ i privati non sono legittimati a impugnare il rifiuto della Commissione di avviare un procedimento per la constatazione di un inadempimento nei confronti di uno Stato membro”.
Quindi, conclude l’atto, “la domanda delle ricorrenti diretta a far dichiarare che, in violazione del Trattato FUE, la Commissione si è astenuta dal pronunciarsi, non avendo essa avviato contro uno Stato membro un procedimento per la constatazione di un inadempimento, deve essere respinta in quanto manifestamente irricevibile, senza che sia necessario notificare il ricorso alla Commissione”.
Resta la possibilità che il ricorso al Tribunale Europeo venga presentato da uno Stato ed è quello che ha ricordato il ministro dei Trasporti italiano, Matteo Salvini alla sua omologa austriaca Leonore Gewessler nell’incontro bilaterale che si è svolto a Stoccolma il 1° marzo, a margine del Consiglio informale dei ministri dei Trasporto dell’Unione. In una nota del ministero si legge che il ministro italiano “ha ribadito alla ministra austriaca Gewessler la chiara necessità di uno stop ai divieti austriaci al Brennero, ricordando all'omologa austriaca che la qualità dell’aria è in costante miglioramento, nonostante l’incremento del traffico, anche grazie agli sforzi delle imprese di autotrasporto nel ricambio del parco mezzi”.
Salvini ha aggiunto di essere disponibile “a una discussione a tutto tondo ma il prerequisito è la cancellazione dei divieti unilaterali austriaci, imposti fin dal 2003, e che violano i Trattati”. Anche la ministra austriaca si è detta disponibile al dialogo, ma ha precisato che “non si può continuare a scaricare tutto sulla Ue, senza contribuire a una soluzione”. Ha anche confermato la volontà di Vienna di proseguire con gli attuali provvedimenti perché “la misure di emergenza sono in sintonia con il diritto europeo". Insomma, oltre alle parole di circostanza, appare uno stallo, che potrebbe presto scaturire in manifesta ostilità. Bisognerà vedere anche l’atteggiamento del Governo tedesco, che finora ha sbandato tra l’alleanza con l’Italia e l’apertura all’Austria.