Durante l'ultima riunione annuale del direttivo della Uetr, ospitata a Roma da Assotir, sono intervenuti anche i rappresentanti del Comité National Routier, ossia l'organismo del ministero dei Trasporti francese che svolge analisi sul trasporto nazionale ed europeo. I rappresentanti dell'ente francese hanno anticipato i risultati di una recente indagine che hanno svolto sul costo del lavoro degli autisti di veicoli industriali nei diversi Paesi dell'Unione. In attesa della pubblicazione integrale del rapporto, Assotir ha anticipato alcuni importanti risultati.
Dato per scontato il grande divario tra Europa orientale e occidentale e la conseguente conquista di quote di mercato nell'autotrasporto delle prime rispetto alle seconde, il rapporto del CNR è interessante perché fornisce alcune cifre concrete. In termini percentuali, gli oneri sociali dei diversi Paesi europei non sono così diversi, ma il punto è che tali percentuali si applicano su salari di base molto diversi. Assotir riporta che si passa da un salario base di 200 euro al mese in Bulgaria e quello di 1600 euro in Italia e di 200 euro in Belgio. Quindi, "il costo finale degli autisti è totalmente diverso e varia in una forchetta di oltre il 400% tra il costo più basso e quello più alto dell'autista del trasporto merci su strada europeo".
Un'altra importante differenza riguarda la struttura del salario, con percentuali molto diverse tra la quota fissa e quella variabile. In alcuni casi si arriva perfino a un cottimo mascherato con elevati premi di produttività rispetto al salario di base. Cambiano anche i tempi d'impiego complessivo degli autisti, nonostante regolamenti e direttive comunitarie sui tempi di guida e di lavoro. "Il risultato è che è molto diverso il numero di chilometri e di ore lavorate e quindi il costo chilometrico e quello orario di autisti che, sostanzialmente, hanno la stessa formazione e dovrebbero svolgere le medesime mansioni", scrive Assotir.
L'associazione italiana aggiunge che dopo la presentazione di questa ricerca si è svolto un "vivace dibattito", che ha "rafforzato la convizione dei rappresentanti italiani che la lotta al dumping sociale debba essere uno dei principali, se non il più importante, elemento che deve guidare il confronto di Unatras con il Governo". La riunione dell'Uetr è proseguita parlando anche di un'eventuale riforma della normativa sui tempi di guida e di riposo.
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