La ricerca di autisti si sposta sempre più fuori dall’Unione Europea e raggiunge le nazioni più remote dell'Asia, come mostra il caso della Manvesta Logistics, un colosso lituano con una flotta di oltre 800 veicoli industriali, che ha avviato a febbraio 2023 una campagna per reclutare 250 autisti dallo Sri Lanka, avvalendosi della collaborazione dell’agenzia di collocamento Fortuna Recruitment HR Services. Il progetto ha avuto un’ampia risonanza nel mercato, tuttavia i risultati sono stati al di sotto delle aspettative. L’annuncio di lavoro è stato pubblicato sui social media e su diversi portali locali e prometteva ai candidati un contratto annuale rinnovabile, l’accesso a un programma di formazione, guadagni compresi tra i 750€ e i 2550 euro mensili (oltre a bonus non ben specificati), alloggio ma anche una copertura assicurativa di 365 giorni. Tra i requisiti, oltre alla patente di guida, l’annuncio richiedeva la conoscenza base della lingua inglese, esperienza in lunghe tratte ed età inferiore ai 45 anni.
Al termine della prima selezione, sono stati trovati solamente 109 candidati che rispecchiano i requisiti richiesti e che potranno dunque accedere al programma di inserimento. La campagna richiederà quindi più tempo del previsto per essere completata ma, nonostante questo, i vertici di Manvesta hanno dichiarato di voler proseguire nella ricerca. Lo Sri Lanka è stato infatti identificato come Paese ideale per il reclutamento in quanto la popolazione ha un’alta percentuale di alfabetizzazione e si ritiene possa adattarsi alla professione in tempi celeri. Il suo Governo, inoltre, vuole istituire una banca dati dei candidati ed acquistare camion con guida a sinistra per condurre gli esami di guida.
Oltre a Manvesta, anche altre aziende lituane si stanno rivolgendo a paesi asiatici per trovare autisti professionisti. I dati ufficiali recentemente pubblicati dall'Ufficio del Lavoro lituano hanno mostrato che nel 2022 il 78% dei permessi di lavoro per persone provenienti da Paesi terzi sono stati riservati ad aziende di trasporto. Inoltre, il principale sindacato dei vettori lituani, Linava, sta collaborando con le autorità dell’Uzbekistan per istituire una scuola guida, definita dagli addetti ai lavoro “la fabbrica degli autisti”, mentre grandi gruppi come Girteka e Cargo Go hanno recentemente dichiarato di essere alla ricerca di personale in Asia e in particolare in India. Cargo Go, in particolare, ha ingaggiato 48 autisti Uzbeki nel solo mese di gennaio.
Il governo spagnolo sta invece rivolgendo la propria attenzione al nord Africa. Una fonte governativa ha recentemente dichiarato all'agenzia di stampa Reuters che la Spagna cercherà di alleviare la carenza di camionisti formando e assumendo personale dal Marocco. I candidati saranno inseriti in un progetto pilota reso possibile da nuove norme che regolano l’immigrazione e che semplificano l’assunzione di personale extra UE. I conducenti saranno formati in Marocco e potranno poi beneficiare di un contratto di lavoro spagnolo della durata non inferiore a dodici mesi. La Comunità Autonoma di Madrid, inoltre, ha di recente annunciato la nascita di un progetto, valido sia per gli occupati che per i disoccupati, per la formazione di autisti ed offre incentivi fino a 600 euro per ogni licenza di guida rilasciata. L’obiettivo è quello di rilasciare tremila nuove patenti di categoria C, D e C+E.
L’emergenza autisti ha ormai raggiunto un livello globale e riguarda anche l’industria americana, che ha invece adottato un nuovo approccio per reclutare personale. Nello stato dell’Ohio, infatti, è stato lanciato un programma per la riabilitazione sociale di detenuti con condanne leggere, che potranno seguire un corso da 40 ore di lezioni teoriche che aprirà loro le porte ad una formazione completa per ottenere la patente di guida. Il programma è realizzato in collaborazione con vettori locali che copriranno i costi della formazione, che negli Stati Uniti ammonta a 5000 dollari per ogni patente rilasciata. Campagne simili sono inoltre state implementate anche negli stati del Mississipi e della Florida.
Marco Martinelli