La vertenza dei limiti e dei divieti imposti dall’Austria ai veicoli industriali che attraversano l’Austria lungo l’asse del Brennero sta estendendosi fuori dai confini nazionali. Il 27 giugno 2023, la Commissaria ai Trasporti della Commissione Europea, Adina Vălean, ha criticato l’atteggiamento austriaco, affermando che finora “Italia e Germania sono state molto costruttive, l’Austria no”. Lo ha detto a Roma, durante un’audizione alla Commissione Ambiente e Trasporti del Senato e alla Commissione Politiche UE della Camera dei Deputati. Vălean ha aggiunto che Vienna giustifica i limiti con ragioni ambientali, “ma la qualità dell’aria è migliorata”.
La Commissaria ha parlato anche di ferrovie, sottolineando che in Italia “c’è ancora molto da fare, perché la sua quota è del dodici percento, a fronte della media europea che supera il diciassette”. Sempre sul Brennero, ma sul versante ferroviario, ha confermato che “i lavori della nuova ferrovia di base non termineranno presto”.
L'associazione degli autotrasportatori Anita ha apprezzato la presa di posizione di Vălean, che aggiunge: “"Ora alle parole devono però seguire i fatti. Non è più concepibile che un Paese membro dell'UE infranga palesemente le regole comunitarie sulla libertà della circolazione delle merci senza che venga aperta una procedura di infrazione". Il referente per il Brennero, Thomas Baumgartner, ha confermato che “se l'Austria elimina il divieto di transito notturno e il doppio pedaggio autostradale notturno sull'asse del Brennero, possiamo essere favorevoli al divieto settoriale sulle lunghe tratte ed accettare un eventuale pedaggio di corridoio che dovrebbe andare a beneficio di chi abita lungo questa importante arteria di traffico. È essenziale che queste rimanenti limitazioni valgano però anche per il traffico da e per il Tirolo".
La Commissaria Vălean è rumena e proprio dalla Romania è giunta nei giorni scorsi una presa di posizione degli autotrasportatori contro i limiti austriaci. Il 23 maggio il segretario generale dell’associazione Untrr, Radu Dinescu, ha scritto al ministro dei Trasporti per sollecitare una presa di posizione contro l’Austria e appoggiare le prese di posizione d’Italia e Germania. Sulla questione si è espressa anche l’Iru, ricordando che i limiti austriaci causano code che hanno raggiunto i settanta chilometri e invitando l’Unione Europea ad “aprire la sua cassetta degli attrezzi legali”.
L’Iru apprezza “gli sforzi del Commissario UE per i Trasporti Adina Vălean per portare gli Stati membri al tavolo di lavoro per migliorare la sostenibilità del Brennero, mantenendo al contempo la libera circolazione delle merci. La Commissione dovrebbe utilizzare tutti gli strumenti legali a sua disposizione per sbloccare la situazione. Le discussioni potrebbero non essere sufficienti". Restando in ambito europeo, anche i ministri dei Trasporti di Bulgaria, Repubblica Ceca, Lituania e Paesi Bassi hanno sostenuto le posizioni italiana e tedesca sulla libertà di circolazione nell’Unione.