Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro tra il ministero dei Trasporti e il coordinamento delle associazioni rappresentate da Unatras dell’11 marzo 2025 e atteso dalla categoria con grande interesse. Le risposte concrete, promesse dal viceministro Edoardo Rixi e preparate dagli uffici tecnici del ministero stesso, non sono arrivate, acuendo così ulteriormente le tensioni già forti tra gli operatori del settore. In una nota diffusa da Unatras il 12 marzo si legge che alla presenza dei vertici dell’Amministrazione, guidati dal Capo di Gabinetto Alfredo Storto, l’autotrasporto ha presentato lo stato di avanzamento dei lavori relativi alle misure necessarie per risolvere criticità storiche, ma senza delineare soluzioni operative immediate.
Uno dei punti cruciali, relativo ai tempi di attesa per il carico e scarico delle merci, rimane ancora senza una soluzione concreta che renda esigibili tali norme. Unatras ha ribadito con forza che l’attuale situazione crea distorsioni gravi, che incidono negativamente sulla sicurezza sociale e stradale, nonché sulla redditività delle imprese. Analoga incertezza resta anche per quanto riguarda il rispetto dei tempi di pagamento: il ministero ha indicato la necessità di ulteriori approfondimenti tecnico-giuridici per individuare sanzioni efficaci contro i committenti inadempienti.
Sul fronte del Codice della Strada, in attesa della prossima legge delega, la richiesta di Unatras di concentrare le sanzioni esclusivamente sulla Carta di Qualificazione del Conducente resta da definire con chiarezza. Tuttavia, l’unione ha accolto positivamente l'impegno del ministero a coinvolgere le rappresentanze del settore in una commissione tecnica incaricata di definire il testo della futura Legge delega, prevista entro i prossimi 6-8 mesi.
Dal punto di vista delle risorse, il ministero ha confermato forti difficoltà nel reperire le risorse economiche necessarie al settore. Nonostante ciò, l'Amministrazione ha garantito il massimo impegno per recuperare i 12 milioni recentemente tagliati dai fondi strutturali, che ammontano complessivamente a 240 milioni di euro, e per istituire un fondo pluriennale di 600 milioni di euro destinato al rinnovo del parco veicolare, rispettando il principio di neutralità tecnologica. Il ministero ha infine chiesto un periodo aggiuntivo di dieci giorni per fornire risposte più concrete agli impegni assunti, proponendo di mantenere aperto un tavolo permanente di confronto.
Nonostante questa disponibilità, Unatras ha espresso totale insoddisfazione per l’esito dell’incontro e ha annunciato di aver convocato il proprio Comitato Esecutivo per deliberare rapidamente le prossime mosse della categoria, “determinata a tutelare competitività e sostenibilità economica di migliaia di imprese del trasporto italiane”.